Manca poco all’ inizio degli europei e la corsa ad amuleti e accessorri per sostenere la propria squadra è più che mai attiva. Bandiere della nazionale da esporre fuori al balcone della propria abitazione, trombette per dare voce alle vittorie e ai gol ed ovviamente i tanto ambiti completini della propria nazionale per sentirsi campioni per per un giorno. Sono proprio questi ultimi ad avere innescato forti polemiche, frutto di alcune analisi effettuate su casacche di nove nazionali.
I risultati, resi noti dalla organizzazione internazionale dei consumatori “Beuc”, hanno evidenziato un livello allaramante di sostanze chimiche tossiche nelle maglie di Italia, Spagna, Germania, Ucraina, Russia, Francia, Portogallo e Olanda, nelle quali si è registrata una percentuale significativa di piombo e nichel. Anche la maglia della Polonia presenta un livello di composto organostannico fuori norma.
Difficile pensare ad un ritiro dal commercio di questi prodotti alla vigilia del calcio di inizio della competizione più importante degli ultimi due anni, più facile che arrivino rassicurazioni dal mondo sanitario sulla reale pericolosità di delle maglie dei nostri campioni. Aspettiamo novità, sempre che se ne parli.
Laura Marchesini