Il buon Totò direbbe…e io pago! E’ questa l’ipotesi divenuta forse certezza quella di dover pagare una barca di milioni di euro per intanto e subito, alla impresa Impregilo, ed a scadenza che ci auguriamo non breve anche alle imprese di punta Perotti, e ad altri potenziali creditori, visto che il malvezzo di apparire arroganti e certi di vincere in molte controversie giudiziarie, provocherà un vero dissesto finanziario.
Dovrebbero essere chiamate a corrispondere i danni anche le associazioni ambientaliste e tutte quelle associazioni che in maniera trionfalistica hanno sostenuto a gran voce il sensibile sindaco di Bari lasciato poi solo di fronte alle sue responsabilità. Dove sono le grandi lobby dell’ambientalismo di sinistra, e tutti coloro che il giorno dell’abbatimento dei manufatti di Punta Perotti hanno festeggiato con spumante e pasticcini?
Non è il senno del poi, sarebbe troppo comodo, la nostra è stata ed è coerenza perché da sempre abbiamo sostenuto che andava ricercata una soluzione che non bloccasse lo sviluppo del lungomare sud di Bari per trasformarlo nel rispetto dell’ambiente, nel più bello lungomare d’Italia.
In tutto il mondo si rispetta l’ambiente, ma da nessuna parte si blocca il progresso e lo sviluppo.
Certo ambientalismo ha creato danni perché non ha voluto coniugare la difesa dell’ambiente e lo sviluppo della nostra città il cui degrado oggi è sotto gli occhi di tutti,e non ci sono più soldi per eventuali opere pubbliche, forse anche per quelle messe in cantiere dopo tanti anni di estenuanti attese.
Il riferimento attuale va al villaggio del Lavoratore, alla cava Di Maso, al mercato di via Pitagora; tre importanti progetti in altrettanti quartieri, sui quali l’assessore ai LL.PP Marco Lacarra mostra evidenti atteggiamenti di incertezza.
Le cause si fanno quando si è certi di vincere non per soddisfare certe esigenze di spettacolarità, tanto è vero che Michele Emiliano, sindaco di Bari sarà ricordato per l’abbattimento dei palazzi di punta Perotti ma anche per i danni ingenti che andremo a pagare perché alla fine invece di pagare lui ed i suoi sostenitori, saremo anche noi.
Lucio Marengo