E’ stata una vera e propria mattanza quella che è stata compiuta a Brescia, nel quartiere San Polo.
Un uomo di 34 anni, Mario Albanese, camionista originario di Modugno (Bari), ha ucciso stanotte quattro persone. Ha freddato l’ex moglie, e il suo compagno mentre stavano tornando a casa. L’uomo si è appostato sotto casa della donna, Francesca Alleruzzo 45enne maestra in una scuola elementare di San Polo, e ha aspettato l’arrivo della ex che era insieme al nuovo compagno, Vito Macadino, 56 anni. Poi è entrato in casa della donna e ha ucciso la figlia di quest’ultima e il suo fidanzatino. Alla base della tragedia la gelosia per la nuova relazione della donna: i due erano separati da due anni ma continuavano a vedersi, intrecciando una relazione altalenante. L’uomo è stato bloccato da un carabiniere fuori servizio. Di fronte al pm Antonio Chiappani e al dirigente della Squadra Mobile, RiccardoTumminia, non ha voluto parlare.
La lite furibonda e gli spari: quattro persone uccise. Erano le tre e mezza di notte, è scoppiata una violenta lite e Albanese, originario di Modugno (Bari), ha sparato, senza pietà, con una pistola detenuta illegalmente (una calibro 92 con matricola abrasa) uccidendo la donna e l’uomo che le era vicino. Poi è entrato in casa della ex e ha ucciso la figlia della donna (avuta da una precedente relazione) Chiara Matalone, e il suo fidanzato, Domenico Tortorici, entrambi 19enni, arrivati dalla Calabria e a Brescia solo di passaggio per trovare la madre di lei. Albanese, residente in un paese della provincia bresciana, ha risparmiato soltanto le sue tre figlie avute dalla donna uccisa (di 10, 7 e 5 anni) che hanno assistito agli omicidi. Il 33enne è uscito di nuovo in strada per scappare. A fermare la follia omicida, un carabiniere fuori servizio che abita in zona e sentiti gli spari è intervenuto, riuscendo a disarmare l’uomo. A intervenire per competenza territoriale la Squadra mobile della Questura di Brescia.
Albanese ha ucciso la figlia della ex e il suo fidanzatino senza pietà dentro la casa della ex. L’uomo ha sparato, risparmiando soltanto le sue tre figlie, svegliate dal rumore degli spari. Le piccole, portate in questura, sono seguite da personale specializzato della Sezione minori. Non sanno ancora quello che è successo alla loro mamma. La bimba più grande, dieci anni, potrebbe avere visto qualcosa e potrebbe essere sentita, con le cautele del caso, dagli inquirenti. Di certo, però, soprattutto le più piccole, che non devono essersi rese conto dell’altro duplice omicidio, avvenuto sotto casa, non sanno ancora che la mamma non c’è più.Il racconto del carabinieri. «Sono uscito in strada, ho sentito gli spari, l’ho visto con la pistola, voleva uccidersi, ma la pistola si è inceppata» racconta il carabinieri scelto a SkyTg24. Il militare sapeva che la coppia si era separata, ma non aveva avuto notizie di liti.Secondo indiscrezioni l’uomo avrebbe avuto ancora un legame con l’ex moglie. Il 34enne faceva regolarmente visita ai tre figli e pare si vedesse spesso nella zona dove abitava l’ex moglie. Albanese risulta avere vecchi precedenti, ma non segnalazioni per stalking e non risulterebbero segnalazioni di precedenti atteggiamenti violenti dell’uomo verso l’ex compagna, da cui era separato da due anni. Risulta infatti essere stato arrestato una quindicina di anni fa per contrabbando. Risulterebbe qualche altro precedente per truffa e per piccoli reati contro il patrimonio, ma niente di violento.
Test tossicologici. Albanese è risultato positivo al narcotest effettuato in ospedale prima del trasferimento in Questura. L’uomo aveva in tasca sostanze stupefacenti.