Chi ha “consigliato” a Elena Gentile assessora alla salute della Regione Puglia a proporsi come candidata a queste prossime elezioni europee? I pettegolezzi di “corte” sostengono che sia stata una iniziativa occulta di quel vertice della vecchia nomenclatura che Matteo Renzi ha sostenuto, sbagliando, di aver rottamato.Elena Gentile tra l’altro è una candidata forte, capace di sottrarre voti a quello che è diventato un suo concorrente, perchè è chiaro che dovrà tenacemente sostenere la propria candidatura supportata da tutto il sel e da coloro che sono rimasti infastiditi dalla invadenza di Michele Emiliano che spera naturalmente in un passaggio temporaneo a Bruxelles dal momento che tutti sanno che il suo vero obiettivo è la presidenza della Giunta regionale della Puglia. Crediamo che il sindaco di Bari abbia accusato il colpo e che cercherà di difendersi calibrando la sua azione. Forse, se avesse deciso di soprassedere a questa candidatura alle europee e nel frattempo, meno di un anno,avesse cominciato a prepararsi alle elezioni regionali, avrebbe avuto il supporto di un sindaco di peso quale sarà Antonio Decaro (ovviamente se vincesse queste amministrative che per lui sembrano in discesa) e tanti supporter in più. C’è un altro punto non meno importante e si riferisce alla sua posizione di vertice nella lista, per cui sarà obbligato a raccogliere più voti di tutti i candidati, ed anche con largo margine, in caso contrario la carriera politica di Michelone, potrebbe fermarsi a quest’ultima esperienza.La politica è fatta di equilibri, di meditazione, di attese, perchè tutto è calcolo e non si deve sbagliare. Per fortuna però c’è un punto a favore del sindaco di Bari che sta nella sua passata e presente sovraesposizione mediatica che gli ha procurato le simpatie di un buon numero di italiani che lo apprezzano pur non conoscendolo, tant’è che nei sondaggi sui sindaci più graditi in Italia, Emiliano è risultato al vertice di una graduatoria; peccato che la stessa cosa non sembra essere condivisa proprio nella sua città.
Lucio Marengo