Definito un disaster movie, quasi si trattasse di un film catastrofico in stile Roland Emmerich, Exit through the gift shop è la quintessenza della Street Art, il movimento artistico globale affermatosi come la più grande forma di controcultura del XX secolo.
Ideato dal graffitaro dall’identità ignota, che firma i suoi lavori con lo pseudonimo di Banksy, il docufilm è incentrato sulla figura altrettanto emblematica del francese Thierry Guetta, più conosciuto come Mr. Brainwash, abbreviato MBW.
Ossessionato e dipendente dal bisogno compulsivo di riprendere qualunque cosa con la sua videocamera, Guetta inizia a interfacciarsi con il mondo dell’arte di strada attraverso il cugino, soprannominato Space Invaders perchè tappezza i luoghi pubblici con gli alieni stilizzati dell’omonimo videogame anni ’70.
Grazie a questo contatto, Thierry partorisce l’idea di realizzare un documentario che immortalasse la più «grande galleria d’arte all’aria aperta»: la Street Art.
Inizia così un’avventura che cambierà radicalmente la vita di Guetta: il nostro videoamatore, infatti, conosce artisti di strada come Shepard Fairey, fino ad arrivare al fenomeno più controverso del movimento, la punta di diamante che risponde al nome di Banksy.
Il risultato di questa continua documentazione è Life remote control, un’accozzaglia convulsiva di immagini, un prodotto audiovisivo definito “inguardabile” dallo stesso Banksy. Ma Thierry Guetta non si perde d’animo e, imparata la lezione dai suoi maestri, decide di posare la telecamera e dedicarsi alla street art in prima persona. In questo modo, il videomaker francese si trasforma in Mister Brainwash (signor “lavaggio del cervello”) e, in breve tempo, diventa un’icona dallo stile visionario, la cui arte obbedisce ad un unico dogma: esagerare!
La sua prima mostra “Life is beautiful”, allestita a Los Angeles, registra il boom di visitatori e, in una sola settimana di esposizione, totalizza un milione di dollari di opere vendute. «MBW è il degno erede di Andy Warhol – commenta Banksy – che riproduceva in serie le icone della modernità fino a renderle insignificanti. Thierry le rende assolutamente insignificanti!»
Forse si tratta di un genio, forse il suo successo è frutto della fortuna o forse, molto più semplicemente, tutta l’arte è uno scherzo e Mr. Brainwash ne è l’incarnazione più riuscita.
Giovanni Boccuzzi