Il Ministro del Lavoro Elsa Fornero, pur riconoscendo che «quello dei dipendenti pubblici non è un mercato, perché ha regole diverse» spera che nel pubblico impiego si adotti qualcosa di simile a ciò che il Governo ha fatto per i dipendenti privati, relativamente alla possibilità di licenziare. Il Ministro intende inserire questo provvedimento nella delega già in possesso del Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi. «Siamo in contatto e stiamo lavorando insieme. Non vogliamo difformità di trattamento» ha dichiarato la Fornero che poi ha aggiunto: «Non è possibile che noi diciamo certe cose sul settore privato e poi non le applichiamo nel pubblico».
Rapida è stata la replica del ministro Patroni Griffi: «Il tema dei licenziamenti degli statali è già previsto nel testo predisposto per la legge delega. A questo punto ritengo sia opportuno approfondire alcuni aspetti tecnici in Consiglio dei Ministri».
Dopo le dichiarazioni del Ministro Fornero i sindacati sono scesi sul piede di guerra. Giovanni Faverin (Cisl Fp) e Francesco Scrima (Cisl Scuola) hanno immediatamente tacciato le uscite del Ministro come «davvero inopportune e fuorvianti». La Fornero, infatti, secondo i sindacalisti «con fervore degno di miglior causa si augura di veder crescere la possibilità di licenziare i lavoratori pubblici». Le sue prese di posizione nei confronti dei dipendenti pubblici sono «inopportune perchè intervengono a pochi giorni dalla positiva conclusione di un’intesa fra il governo e i sindacati, avente per obiettivo proprio la crescita di qualità dei pubblici servizi, mettendo al centro produttività e merito».
Antonio Curci