Il giornalismo gossipparo discredita la professionalità
Il sindaco di Bari, finito con o senza colpe nel tritacarne della sua magistratura è stato oggetto in questi giorni delle attenzioni del nuovo giornalismo gossipparo che certamente alimenta discredito nei confronti di tanti operatori della notizia che quotidianamente svolgono l’entusiasmante lavoro del giornalista.
Non so se sia più importante stabilire se nel pacco natalizio ricevuto dal sindaco di Bari da parte di imprenditori suoi amici, ci fossero cinquanta cozze pelose o un tipo di allievi pescati in altra zona e non a Molfetta; sarebbe stato invece importante se tutto quel ben di Dio rappresentava un modo per gratificare che ti stava facendo favori o no!
Fino a qualche giorno addietro erano in tanti a parlare, anzi a sparlare del modo di fare politica nella nostra città che tra l’altro vive momento di discutibile degrado ambientale, dell’atteggiamento arrogante del sindaco, del sentirsi lo stesso, padrone di vita e di morte della politica locale.
L’ho già detto e tutta questa vicenda non mi convince, ma io credo che ci sia lo zampino di chi ha mal digerito la prepotente ascesa di Michele Emiliano instancabile lavoratore, ma poco attento agli interessi di una città che gli ha tributato il 60% dei voti alle ultime amministrative, distruggendo in senso politico il suo avversario Simeone Di Cagno Abbrescia.
I colleghi giornalisti, parlino dei fatti concreti e sollecitino gli inquirenti alla non spettacolarizzazione della Giustizia, nella quale duole dirlo, si crede sempre meno.
Lucio Marengo