Nella Giornata mondiale dell’ acqua, il comitato pugliese “Acqua Bene Comune” invita, ancora una volta, i cittadini al reclamo. E lo fa riunendosi avanti la sede centrale dell’ Acquedotto pugliese sito in via Cognetti, insieme ai movimenti dei consumatori e gli assessori di diversi comuni (presenti quelli di Altamura, Cisternino, Giovinazzo, Villa Castelli, oltre che il capoufficio di gabinetto del comune di Bari).
Sono passati nove mesi dalla vittoria del referendum sulla pubblicizzazione dell’ Acquedotto pugliese. Il secondo quesito (a cui il 95,8% dei votanti si è espresso favorevole) chiedeva l’ abrogazione della norma sul profitto applicato alle tariffe, pari al 7%, del capitale investito. Di fatto l’ esito referendario non è stato ancora applicato; le tariffe sono rimaste le stesse. Proprio ieri la Corte costituzionale ha bocciato tre articoli- tre articoli e non tutta la legge, ci tiene a precisare la prof. ssa Ciervo, portavoce dei Comitati pugliesi- del provvedimento.
Secondo il comitato l’ annullamento del guadagno non intaccherebbe minimamente la qualità del servizio offerto; poiché all’ ammissione del secondo quesito referendario, la stessa Corte costituzionale dichiarò che, eliminando il profitto, sarebbe rimasta intaccata la tariffa per assicurare “la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio”.
Per questo il comitato si batterà nelle prossime settimane- mesi se necessario- perchè la volontà dei cittadini venga rispettata. Le lettere di raccolta/diffida (si reclama l’ aggiornamento delle tariffe, nonché il rimborso di ciò che è stato pagato in più dal 21 luglio 2011, quando sarebbe dovuto entrare in vigore l’ esito referendario) verranno protocollate e consegnate all’ Acquedotto pugliese oggi stesso.
Un altro punto che la Ciervo ha voluto precisare è che il comitato è estraneo ad interventi di carattere sociale-assistenziale, ossia il considerare negli scaglioni di consumo anche elementi quali il numero dei componenti famigliari, le fasce di reddito ecc., com’ è stato chiesto ultimamente alla Regione. Queste misure ben vengano successivamente- ha sottolineato la portavoce- ma l’ obiettivo più urgente è far valere il diritto, di voto e di proprietà dell’ acqua, di tutti i cittadini, sia i più che i meno abbienti.
Claudia Morelli