Si chiama Google Car, è un’auto piccola che quasi sembra un giocattolo, ma invece contiene tecnologie che fino ad ora avevano solo gli aerei. Non è una classica auto dotata di volante, marce e pedali, l’autista è solo un passeggero!
Secondo Chris Urmson, l’uomo che dirige questo progetto, potrebbe essere l’auto del futuro, perché grazie ai computer e ai sensori questa macchina “ovetto” raggiunge ogni meta senza l’uso dei pedali e del volante riducendo di molto incidenti e tamponamenti. Ma quali sono i vantaggi di questa auto? Secondo Chris Urmson al primo posto c’è la sicurezza: “Ogni anno, in incidenti d’auto, muoiono 33 mila persone solo negli Stati Uniti. È la prima causa di mortalità nella fascia tra 4 e 34 anni. Nel mondo le vittime sono un milione e duecentomila. E, con i cinesi e gli indiani che passano in massa dalle due alle quattro ruote, dall’ottava causa di morte diventerà la quarta”. La Google car potrebbe essere quindi una soluzione per diminuire gli incidenti poiché si stima che oltre nove volte su dieci si tratti di errori dei guidatori. Le cause principali sono l’alcol, l’eccesso di velocità o essere distratti dal telefono. Problemi da cui il software è immune- continua Urmson-” Togliendo il volante dalle mani degli uomini contiamo di eliminare il 90 per cento degli incidenti”. Una auto elettrica con un’autonomia per il momento circa 160 km e con una velocità massima di 40 km all’ora, per ridurre i rischi di collisione. Anche i prezzi, ancora tutti da definire, andranno giù quando inizierà la produzione in serie, si pensa a cinque anni e mezzo circa per lanciare la macchina sul mercato. Per raggiungere la propria meta l’auto viene pre-programmata e basterà pigiare un pulsante per partire. “Stiamo decidendo- afferma Urmson- se la destinazione si scriverà sul proprio cellulare che comunicherà con la vettura, o sul navigatore di bordo. In futuro le istruzioni si potrebbero impartire con la voce, come già avviene nelle ricerche con le nostre mappe”.
Federica Cirillo