Oggi pomeriggio abbiamo incontrato Angelo Giordano, coordinatore CGIL dei Vigili del Fuoco “precari” di Bari.
Da qualche giorno infatti è attivo un presidio su Corso Vittorio Emanuele per esternare alla cittadinanza la annosa problematica che di fatto – considerando la storica carenza di organico – rischia di essere un altro puntello mancante alla già sovraccarica macchina coordinata dal Ministero dell’Interno.
In effetti il poliedrico ruolo dei vigili del fuoco, attivi tutto l’anno – lo ricordiamo – per problematiche che ormai non riguardano solo più la classica protezione ed estinzione dal fuoco ma anche i più svariati tipi di intervento (sinistri automobilistici, edilizia pericolante, sinistri cantieristici, assistenza al pronto intervento per problematiche di pubblica sicurezza eccetera) lascia qualche perplessità sulla volontà politica, evidentemente, di tenere in sospeso centinaia di professionisti in tutta Italia con contratti di tipo a chiamata, di circa venti giorni ciascuno (i cosiddetti richiami) per un volume annuale che lo scorso anno si è attestato sulle ottanta giornate ma che, precisa Angelo Giordano, nei prossimi anni sarà via via ulteriormente ridotto per l’ormai onnipresente “spending review”.
Nella speranza, raccontata ogni giorno nella cronaca, che la precarietà di questi uomini sia risolta quanto prima tanto per i necessari diritti Costituzionali all’impiego quanto per scongiurare, in caso di incendio o situazioni di pericolo per la vita umana, che anche i soccorsi rispecchino la volontà politica di fatto attuata, imperniata ancora una volta sulla incertezza e sulla precarietà.
Roberto Loporcaro