Dopo un’interminabile consiglio dei ministri il governo approva il dl sulle semplificazioni in materia di fisco. Nulla di fatto per la golden share e per il fondo a cui destinare i proventi dell’evasione al fine di ridurre la pressione fiscale
Ci sono volute sei ore per approvare la decisione di applicare l’Imu ai beni ecclesiastici non sede di culto. Nello stesso decreto legge è stato anche inserito il pacchetto di semplificazioni fiscali facendo uso anche di emendamenti dei quali il premier Monti ha informato personalmente il Capo dello Stato.
Nelle decisioni prese dal Governo non trova spazio né la tanto attesa golden share né il fondo da costituirsi con i proventi dell’evasione per abbassare la pressione fiscale a partire dal 2014. Anche la tanto attesa golden share
Una lunga maratona del Consiglio dei Ministri in materia di nuovo fisco, tra semplificazione e lotta all’evasione. Ma non si è parlato solo di questo. Il Governo ha anche approvato il decreto legislativo che equipara il lavoro interinale a quello dei lavoratori dipendenti, equiparando gli orari di lavoro, gli straordinari e soprattutto le tutele per la maternità. Inoltre, nel dl si prevedono sanzioni per chi garantisce il lavoro in cambio di danaro.
E’ stata poi semplificata la procedura per il cambiamento di cognome. Chiunque potrà chiedere di aggiungere il cognome materno a quello paterno. Le donne divorziate o vedove, poi, potranno aggiungere il cognome del nuovo marito ai figli.
Fissata poi per il 6 maggio la data delle elezioni provinciali.
Le altre misura prese riguardano il ritorno dell’elenco clienti-fornitori, le cosiddette ‘black list’ dei commercianti che non emettono scontrini, la cancellazione dei mini-debiti, i nuovi controlli in incognito nelle sale dai giochi.
A breve, nel giro di qualche settimana, arriverà la delega fiscale con le altre riforme. Attesi anche, entro aprile, i risultati della ‘spending review’ che dovrebbero evitare – come annunciato dal governo nel documento sull’attività dei primi 100 giorni – l’aumento dell’Iva a partire da ottobre.
Insomma si è discusso di tante cose. Non solo di fisco ma anche altre questioni ugualmente importanti, dalla golden share alle quote latte. Per quanto riguarda le norme sull’acquisto di partecipazioni in imprese controllate dallo Stato, stando a quanto riportato a margine del cdm, nessuna decisione è stata ancora presa, la questione sarebbe stata dunque rinviata. Il governo dovrebbe allentare la golden share per evitare il rischio di condanna da parte della Corte di Giustizia Ue. Ma tutto è ancora da definire.
Antonio Curci