Si è conclusa con un omaggio a Luigi Tenco, l’edizione 2013 del Medimex, festival dell’innovazione musicale promosso da Puglia Sounds. Nella serata, condotta dall’irriverente Dario Vergassola e dal più composto ma ugualmente divertente David Riondino, sono state consegnate le prestigiose Targhe Tenco nella splendente cornice del Teatro Petruzzelli di Bari.
Per la Miglior Opera Prima è stato premiato il giovane cantautore toscano Appino per l’album Il testamento, disco dedicato a Mario Monicelli che «ha scritto la propria storia di suo pugno, senza relegare ad altri neanche una virgola».
Niccolò Fabi ha trionfato con Ecco, Miglior Album del 2013, premiato perché carico di speranza. Il cantautore romano ha regalato al pubblico alcuni suoi brani tra cui l’emozionante Una buona idea.
Giunge così il momento di Renzo Arbore che ha proposto ben quattro canzoni: una versione inedita del classico napoletano Anema e core, l’intramontabile Ciao ciao bambina di Domenico Modugno, uno scherzoso swing dedicato al produttore Dino De Laurentis e Lontano lontano di Luigi Tenco.
Per il Miglior Album di interprete di canzoni non proprie ha vinto Mauro Ermanno Giovanardi che, accompagnato dagli ukulele del Sinfonico Honolulu, ha eseguito Ho visto Nina volare di Fabrizio De Andrè, Storia d’amore di Adriano Celentano e Io confesso, canzone tra le più belle proposte al festival di San Remo del 2011.
La chiusura è stata affidata a Vinicio Capossela che, vestito eccentricamente come sempre, ha dedicato una suite al Patrono di Bari, eseguendo I cerini di Santo Nicola e Il paradiso dei calzini, cantando in dialetto molese la simpatica Scitt’ra di Enzo Del Re ed eseguendo, accompagnato dalla Banda della Posta, Vagabondo di Nicola Di Bari.
Il Medimex ci dà appuntamento per la prossima edizione, sempre più ricca di musica e cultura, nel 2014.
Giovanni Boccuzzi