“Siate pronti a prendere in mano la vostra vita e il vostro Paese!” Così ha aperto il suo discorso di inizio anno 2013/14 il ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza. E ha continuato incitando gli studenti a essere il rinnovamento di cui ha bisogno la politica e soprattutto l’Italia. Alla domanda circa una nuova politica economica credibile ha risposto “l’istruzione”. Ripartire dai giovani! È questo l’unico modo, secondo la Carrozza, per far rinascere l’Italia. Infatti ha fatto notare che i giovani, nonostante la loro sempre minore fiducia nella politica e soprattutto nei politici, si interessano sempre più ai problemi dell’ambiente e del territorio. Ha concluso quindi dicendo che una maggiore attenzione all’ambiente creerà maggiori posti di lavoro che favoriranno una ricrescita economica. Tutto questo è accaduto dopo la visita del ministro a Casal di Principe, dove, su un bene confiscato alla mafia, sarà costruita una scuola dell’infanzia. Il ministro ha ribadito quindi che la scuola deve aiutare i giovani a guardare al futuro, senza paura, ma con spirito di iniziativa e voglia di proporre nuove idee e di mettere la faccia nello sviluppo di un paese ormai sfiancato dalla crisi. Un monito ai ragazzi può essere quindi “non perdete la speranza!”, più volte ribadito soprattutto da Papa Francesco. Ma i discorsi incoraggianti non bastano! Perché la scuola in crisi non è un problema solo per gli studenti, ma anche per i precari. Questi ultimi infatti sono tornati a manifestare contro le “promesse disattese” da parte del Ministero. Centinaia di docenti abilitati durante la scorsa estate si sono riuniti a Roma, davanti al Ministero del l’Istruzione, per protestare e chiedere di dare maggior peso ai titoli conseguiti. Tutto ciò preannuncia quindi un autunno molto caldo in quanto a scioperi… come del resto è accaduto durante lo scorso anno scolastico.
Mirko Viola