Venerdì 7 marzo, alle 21, al Teatro Showville di Bari (via Giannini, 9) prosegue la stagione concertistica dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari: il pianista Emanuele Arciuli e il direttore statunitense Delta David Gier saranno protagonisti in uno dei brani più amati e popolari per pianoforte e orchestra, Il Concerto op. 16 di Edvard Grieg. In programma anche la Sinfonia n. 3 di Robert Schumann e i Folk Songs (nn. 1, 2 e 4) di Robert Beaser (violino solista Giovanni Zonno).
Emanuele Arciuli – Biografia
Emanuele Arciuli si è imposto come una delle voci più originali e interessanti della nuova scena concertistica. Il suo repertorio spazia da Bach alla musica d’oggi, di cui – con speciale riferimento agli Stati Uniti – è considerato uno dei più convinti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei quali ha stabilito un proficuo rapporto di stima e collaborazione. Suona regolarmente per le maggiori istituzioni, fra cui Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro San Carlo di Napoli, Arena di Verona, La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Berliner Festwochen, Milano Musica, Settembre Musica di Torino, Festival Internazionale Pianistico di Brescia e Bergamo, Rotterdam Philharmonic, Brussel Philharmonic, Miller Theater di New York, Indianapolis Symphony Orchestra, Tonkünstler Orchestra al Musikverein di Vienna, Saint Paul Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orquestra Sinfonica Brasileira di Rio de Janeiro, RedCat di Los Angeles, Festival Pianistico di Miami.
Collabora con direttori d’orchestra quali Roberto Abbado, Petr Altrichter, Andrey Boreyco, Yoel Levi, Wayne Marshall, James MacMillan, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Stefan Reck, Arturo Tamayo, Mario Venzago e con altri musicisti, fra cui Sonia Bergamasco, Francesco Libetta, Massimo Quarta e Andrea Rebaudengo.
Plurimo di Claudio Ambrosini, per 2 pianoforti e orchestra, eseguito alla Biennale di Venezia (con Libetta, Valade e l’Orchestra della RAI), è stato premiato col Leone d’Oro 2007. Fra i compositori che hanno scritto per lui Michael Nyman (Piano Concerto n. 2), George Crumb (Eine Kleine Mitternachtmusik), numerosi autori italiani e americani, con più di quindici prime esecuzioni di lavori per pianoforte e orchestra.
Ha suscitato grande interesse da parte della critica internazionale il ciclo delle Round Midnight Variations, un gruppo di composizioni espressamente scritte per lui nel 2001 da 16 fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Babbitt, Rzewski, Torke, Daugherty, Bolcom, Harbison, che si impone come una delle più significative raccolte pianistiche dei nostri giorni. Un suo concerto per il Santa Fe Chamber Music Festival ha aperto ufficialmente l’Indian Market 2012 con sette nuove opere scritte per lui da importanti compositori americani e ispirate all’arte degli Indiani d’America. Il suo interesse per la cultura amerindia, inoltre, ha ispirato uno speciale progetto eseguito nel novembre 2008 allo Smithsonian Museum di Washington, e continua nella costante e intensa collaborazione con i maggiori musicisti nativi americani.
Ha inciso numerosi cd e dvd per Chandos, Bridge, VAI e Stradivarius, tra i quali l’integrale pianistica di Berg e Webern e il Concerto per piano e orchestra di Bruno Maderna in prima mondiale. L’album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre il cd Stradivarius contenente musiche di Adams e Rzewski è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006. Di prossima uscita un dvd con musiche di Ives, Rzewski, Corea e Hersch pubblicato dal Miami Piano Festival e Vai records.
Arciuli ha pubblicato il volume Rifugio intermedio – Il pianoforte contemporaneo tra Italia e Stati Unitiper il Teatro di Monfalcone e di recente Musica per pianoforte negli Stati Uniti per la Edt. Mario Bortolotto gli ha dedicato una delle dieci monografie sugli interpreti italiani di oggi, su RaiRadioTre. Cura un seguito blog per Il Giornale della Musica.
È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e dal 1998 è frequentemente professore ospite al College Conservatory of Music di Cincinnati, UCLA di Los Angeles e in molte altre università americane.
Nel 2011 gli è stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista.
Direttore Delta David Gier – Biografia
Delta David Gier è considerato come una delle figure più interessanti e dinamiche dell’attuale scena musicale statunitense, per l’acuta lettura del repertorio tradizionale come per l’appassionato sostegno alla nuova musica. In occasione del suo debutto con New York Philarmonic, nel 2000, la critica ha parlato di “Splendida performance. Gier ha trovato una maniera nuova di guardare ad un brano di grande repertorio come la Suite dal Firebird di Strawinsky”.
A partire dal 1994 Gier è stato assistente a New York Philarmonic e Metropolitan Opera.
Nelle stagioni 2007-08 e 2008-09 ha diretto tutti i concerti della serie Young People Concerts della New York Philarmonic. Si è imposto all’attenzione generale dirigendo una Carmen di Bizet a San Francisco Opera nel 1997, e da allora si è esibito con le maggiori orchestre americane collaborando con solisti come Midori, Lang Lang e Sarah Chang.
Dal 2004 Gier è direttore musicale della South Dakota Symphony Orchestra, che ha portato a livelli di grande qualità artistica, allargandone notevolmente il repertorio in ambito sia operistico che sinfonico. A tal proposito va senz’altro citato il ciclo completo delle Sinfonie di Mahler.
La programmazione attenta alla musica di oggi lo ha portato a ricevere il premio speciale ASCAP Award for Adventurous Programming, specialmente per aver messo in programma le composizioni vincitrici del Pulitzer Prize, e per la collaborazione con due dei più recenti vincitori del Pulitzer, come Paul Moravec e Steven Stucky.
Nel 2011 ha debuttato con Chicago Symphony e Philadelphia Orchestra, ma recenti collaborazioni di prestigio annoverano complessi come St.Louis, Phoenix, Colorado Symphony e American Composers Orchestra. Fuori dagli Stati Uniti, Gier ha di recente diretto a Bergen e in altri centri scandinavi, in Romania, Ungheria, Singapore e Costa Rica.
La Sinfonia n. 2 di Carson Kievman, registrata con la Polish National Orchestra per New Albion Record, ha ricevuto una entusiastica accoglienza da parte della critica.
Ha ricevuto un Fulbright negli anni 1988-90 che gli ha consentito di maturare preziose esperienze direttoriali nei paesi dell’est europeo, in particolare in Romania.
Allievo di Gustav Meier all’Università del Michigan, Gier ha studiato a Tanglewood con Bernstein, Leinsdorf, Masur e Ozawa ed è stato assistente di Riccardo Muti a Philadelphia.
Oggi tiene masterclass in prestigiose università americane (come Cincinnati, San Francisco e Yale) ed è componente della giuria per l’assegnazione del Pulitzer Prize.