I carabinieri di Fasano hanno arrestato un uomo, 30enne, responsabile di lesioni personali continuate e aggravate, poiché ha ripetutamente maltrattato la moglie, minacciandola in più occasioni, colpendola ripetutamente con schiaffi e pugni – anche durante il periodo di gravidanza – percuotendola alla presenza della figlia minore, ingiuriandola, spingendola e facendola cadere giù per le scale, colpendola ripetutamente con vari oggetti (bastoni, padelle, piatti ecc.), fino a procurarne lo svenimento, segregandola in casa per ore, impedendole di incontrare e contattare i parenti, cagionandole in più occasioni lesioni personali gravi e gravissime.
L’arresto è stato eseguito su provvedimento del gip di Brindisi che ha concordato con le risultanze investigative prodotte dai carabinieri di Ostuni.
Il grave episodio vede quale vittima una giovane madre 25enne, che da tempo orami subisce angherie e violenze da parte del marito. L’indagine è partita il 27 febbraio dopo la relazione medica redatta dal direttore del reparto di ortopedia dell’ospedale di Ostuni, i militari hanno subito avviato gli accertamenti finalizzati ad accertare le cause delle gravissime lesioni personali riscontrate sulla giovane paziente, che il 22 febbraio u.s. era stata sottoposta a intervento chirurgico “per riduzione di una frattura all’omero destro e all’ulna destra”, in quei giorni era ancora ricoverata presso il medesimo reparto.
La donna nell’immediatezza dei fatti ha reso dichiarazioni sulla natura delle lesioni subite che, per i sanitari, erano incompatibili con quanto da loro accertato.
Tale situazione ha convinto i medici a interessare l’arma del luogo che ha provveduto a sentire a sit i genitori e parenti della ragazza, ricostruendo così le gravi vessazioni subite dalla giovane sin dall’epoca del fidanzamento con l’arrestato – avvenuto circa 4 anni prima – situazione aggravatesi dopo il matrimonio.
In particolare si è appreso di scene di percosse poste in essere dal marito sia quando i due erano fidanzati sia successivamente e che la ragazza si era presentata, in passato, sul luogo di lavoro con il volto tumefatto, con indosso magliette a maniche lunghe per coprire i lividi sulle braccia, a volte si truccava in maniera pesante per nascondere i lividi sul volto.
In casa si è appreso di bastonate date fino allo svenimento.
I sanitari hanno riscontrato sulla vittima tumefazioni agli arti superiori con limitazione funzionale del gomito destro, frattura del radio sinistro mal consolidata che ha determinato una grave deformazione dell’avambraccio sinistro, ma anche e soprattutto i segni di passate violenze rimarginati dal tempo senza ricorso a cure sanitarie.
L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Brindisi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Comando Provinciale CC Brindisi