Taranto Palazzo di Città Sala degli Specchi 10 marzo 2017 ore 17.45
“… La salute è creata e vissuta dalle persone all’interno degli ambienti organizzativi della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca e si ama. La salute è creata prendendosi cura di se stessi e degli altri, essendo capaci di prendere decisioni e di avere il controllo sulle diverse circostanze della vita…” (Carta di Ottawa, 1986)
L’idea del convegno nasce dall’esigenza di promuovere un nuovo approccio medico che ponga attenzione alla salute e non alla malattia. Di seguito, in anteprima, uno stralcio del RAZIONALE SCIENTIFICO che sarà presentato dal Prof. Luigi Maselli
Il concetto di salute si è costantemente modificato nel tempo, per arrivare ad assumere, oggi, un’accezione molto più ampia, associando strettamente una condizione di assenza di patologie ad uno stato di benessere psico-fisico della persona; questo concetto viene espresso per la prima volta nella “Carta di Ottawa”, risultato della prima conferenza internazionale per la promozione della salute che nel 1986 progettò azioni finalizzate a tale obiettivo a livello mondiale.
Comunemente il benessere viene percepito come una condizione di armonia tra uomo e ambiente, risultato di un processo di adattamento a molteplici fattori che incidono sullo stile di vita. In questo contesto, la promozione della salute si prefigge lo scopo di portare a condizioni di vita e di lavoro sicure, stimolanti, soddisfacenti, alla protezione degli ambienti naturali e artificiali, alla conservazione delle risorse naturali passando necessariamente attraverso un processo fondamentale di formazione.
È necessario, quindi, predisporre un percorso educativo che, attraverso la conoscenza (sapere) induca comportamenti (saper fare) coerenti con un modello di vita improntato al benessere globale della persona (saper essere).
Il concetto di “salute” è stato definito per la prima volta nel 1948 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e definito come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità”. L’OMS, prende spunto da questi ed altri modelli, articolando ulteriormente il concetto che, contenuto in un documento del 1984 sulla promozione della salute redatto in vista della preparazione della Carta di Ottawa, recita come segue: “(…) questa prospettiva nasce da una concezione di “salute” intesa come campo di applicazione delle capacità individuali o di gruppo, intese a modificare o a convivere con l’ambiente. La salute è quindi vista come una risorsa della nostra vita quotidiana, e non come lo scopo della nostra esistenza; si tratta di un concetto positivo che pone l’accento sia sulle risorse personali e sociali che sulle capacità fisiche”.
Secondo la Carta di Ottawa, promuovere la salute significa:
• costruire una politica pubblica per la tutela della salute
• creare ambienti capaci di offrire sostegno
• rafforzare l’azione della comunità
• sviluppare le capacità personali
• riorientare i servizi sanitari.
La salute vista, dunque, come risorsa di vita quotidiana, non come obiettivo di vita: un concetto positivo, che insiste sulle risorse sociali e personali, oltre che sulle capacità fisiche. Di conseguenza, la promozione della salute non è responsabilità esclusiva del settore sanitario e necessita di azioni sinergiche e intersettoriali con altri ambiti sociali.
La salute è dunque percepita come risorsa della vita quotidiana e non come il fine della vita: è un concetto positivo che mette in valore le risorse sociali e individuali, come le capacità fisiche. Così, la promozione della salute non è legata soltanto al settore sanitario: supera gli stili di vita per mirare al benessere”. La salute vista, dunque, come risorsa di vita quotidiana, non come obiettivo di vita: un concetto positivo, che insiste sulle risorse sociali e personali, oltre che sulle capacità fisiche. Di conseguenza, la promozione della salute non è responsabilità esclusiva del settore sanitario e necessita di azioni sinergiche e intersettoriali con altri ambiti sociali.
Un approccio moderno
La centralità degli stili di vita nel determinare lo stato di salute e il benessere dei giovani (e quindi anche la loro salute futura di persone adulte) è una delle importanti acquisizioni del moderno approccio alla promozione della salute di cui devono tenere conto la ricerca socio-sanitaria, le azioni politiche e i programmi di educazione.
Ogni intervento di educazione e promozione della salute deve anche tener conto della conoscenza delle diseguaglianze sociali, in particolare nell’accesso ai servizi e all’informazione stessa, allo scopo di individuare correttamente e raggiungere al meglio i gruppi di popolazione più a rischio.
Programma
Ore 17.45 Registrazione dei partecipanti
Saluto del Prof. Loreto Gesualdo – Preside della Facolta di Medicina della Universita di Bari
Ore 18.00 “Educazione alla salute: percorso di sensibilizzazione alla cultura della salute” – Prof. Luigi Maselli
Ore 19.00 “Neoplasie urologiche: il punto di vista medico nel rapporto salute-ambiente” – Dr. Filippo Portoghese
Ore 20.00 “La psiche del benessere: l’approccio psicologico al vivere bene” – D.ssa Dora Schinaia
Ore 21.00 Compilazione del Questionario di valutazione ECM
Moderatore | Avv. Gina Lupo Assessore alla Cultura del Comune di Taranto
Prof. Luigi Maselli: Professore di Life style Medicine della Harward Medical School (Usa)
Dr. Filippo Portoghese : Responsabile UOS Urologia Litiasi urinaria – Ospedale “F. Miulli” – Acquaviva delle Fonti (BA)
Dr.ssa Dora Schinaia: Psicologa Direttore Centro Asfodor
Segreteria scientifica:
Dr. Filippo Portoghese – f.portoghese@altanet.it
Dr. Cristina Bartoli – cbartoli@italianlifestylemedicine.org
Per iscrizioni:
ELLERRE CENTRE S.a.s.
Via Salvatore Matarrese, 47/G
70124 BARI
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