Sono stati individuati e sottoposti a fermo di P.G. quattro giovani accusati
di concorso in rapina ai danni esercizi commerciali, con l’aggravante
dell’uso delle armi, si tratta di: S.M. 20enne, S.G. 18enne, M.G. e D.N.G.
entrambi 19enni. La sera del 31 gennaio u.s., in Modugno via Palese, due
sconosciuti travisati con caschi, guanti ed uno di essi armato di pistola,
consumavano una rapina ai danni di una tabaccheria, asportando poco meno di
mille euro. I due rapinatori giungevano sul luogo a bordo di uno scooter
nero, con la targa coperta da una busta in plastica e, dopo l’azione
delittuosa, fuggivano verso il quartiere di Bari San Paolo. Le immediate
indagini avviate dai Carabinieri della Compagnia di Modugno, supportate
dall’acquisizione dei sistemi di videosorveglianza, permettevano di
concentrare le ricerche dei malfattori proprio nella zona Cecilia e San
Paolo, ritenendo che i rapinatori potessero provenire dai citati quartieri.
Veniva quindi individuato S.M. e nel corso di una perquisizione d’iniziativa
i militari della Sezione Operativa di Modugno, oltre a rintracciare il
giovane rinvenivano nella sua disponibilità i caschi e i capi di
abbigliamento indossati la sera della rapina, corrispondenti a quelli
ritratti dalle immagini di videosorveglianza. I militari operanti,
coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari, giungevano poi
all’identificazione del complice in D.N.G., il quale, insieme al fratello
S.G. ed a M.G., sono risultati gli autori di un’altra rapina commessa la
sera del 10 gennaio ai danni del supermercato di Bari Palese. Le indagini
consentivano di recuperare uno degli scooter, utilizzato per le due rapine,
parcheggiato nei pressi di un condominio di Bari San Paolo, al cui interno,
nel vano sottosella, i miliari operanti rinvenivano la busta utilizzata per
coprire la targa.
A carico dei quattro rapinatori, al fine di evitare che gli stessi potessero
commettere altre rapine, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Bari emetteva con urgenza un decreto di fermo di indiziato di delitto che
veniva subito eseguito dai militari operanti.
Il G.I.P. del locale Tribunale, riconoscendo il solido quadro accusatorio,
tenuto conto dei validi elementi indiziari raccolti dai Carabinieri, delle
modalità e della spregiudicatezza dimostrate nel commettere le rapine,
frutto di una preordinazione, disponeva per tutti e quattro la misura della
custodia cautelare degli arresti domiciliari.
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