Rossana Tinelli in tre pregi e tre difetti, chi è Rossana.
R: “Mi ritengo ironica, passionale, intuitiva e solare. Ho tanti difetti sono: egocentrica, volubile e distratta.”
Il tuo motto, la tua filosofia di vita.
R: “Sono una persona emotiva che comprende la vita solo poeticamente”
Il libro famoso che avresti voluto scrivere tu e perché.
R:”Io amo il modo di scrivere di Sandor Marai avrei voluto scrivere “ La recita di Bolzano”. E’ un romanzo in cui si delinea la passione di Giacomo Casanova per una donna che volontariamente e coscienziosamente non ha fatto sua. In un gioco di specchi i due che si amano e si scoprono simili:l’uomo indossa abiti femminili e la donna veste panni maschili per amare le loro reciprocità yin e yang. Non si avranno fisicamente per non rovinare tutto il loro passato, il loro presente ed eternizzare in loro amore! E poi ciò che dice della scrittura è il mio stesso pensiero:“ La scrittura non è affatto simile al potere, la scrittura è il potere, l’unico potere autentico. Hai ragione la tua libertà la devi alla scrittura. Non ci avevo pensato, vedi. E hanno ragione i testi sacri, quando dicono che anche i poveri di spirito sono partecipi della grazia divina. La scrittura è la forza più grande che esista, la parola scritta è più forte del papa e del re, è più forte del doge.”
Di cosa ti occupi nella vita ?
R. “Attualmente lavoro in un istituto tecnico di Matera , nel laboratorio di fisica e il mio orizzonte spazia dai fenomeni empirici a quelli metafisici in uno scambio stupendo tra ragione scientifica e creatività metafisica.
Sono socia fondatrice e responsabile del settore poesia, letteratura e scienze esoteriche dell’Associazione d’arte e cultura ARTErìa di Matera . Ideatrice e coordinatrice della Collana di libri I NADIR pubblicazioni di piccoli libri di prosa, poesia e immagini in formato tascabile di 18 autori lucani, pugliesi, calabresi e abruzzesi dal 2000 al 2003, numero speciale “ MateraPacis” marzo 2002 di artisti materni e americani, testimonianza di pace, parole , poesia e grafiche.. Presenta nell’ambito della Rassegna Letteraria “ Di Versi e Parole “ gli Incontri Letterari tra Puglia e Basilicata con scrittori, poeti e autori contemporanei in collaborazione con diverse Case Editrici ( dal 1999 al 2013 ). Ideatrice e coordinatrice delle collane letterarie “ Ut Pictura Poesis” La Stamperia Edizioni nel 2010 e “ FraMmenti” La Stamperia Edizioni del 2013.
Ho curato e ideato due cataloghi d’arte “ A sud dei Tarocchi” Edizioni La Scaletta Matera 2008 e “ FuocoTerraAriaAcqua” Edizioni La Scaletta Matera 2010 con la critica d’arte pugliese Katia Ricci.
Ho pubblicato cinque libri di poesie: “ Naturali smarrimenti”ed. La Vallisa Bari-1989, “ Lunaria” ed. ARTErìa Matera – 1997, “ Temperanze “ ed. ARTErìa Matera -2000, “ Le Regine dei Tarocchi” ed ARTErìa Matera “ 2004, “ La fisica delle parole” LaStamperiaEdizioni Matera 2010.“
Come nasce l’idea di scrivere questo libro e come nasce questo nome così originale Chi o cosa ti ha dato l’ispirazione per scriverlo
R:” L’idea di scrivere “ Diario segreto di una cartomante” la coltivavo da anni. La mia passione per i Tarocchi nello specifico gli Arcani Maggiori da quasi trent’anni mi ha permesso di conoscere tantissime persone, molti amici, conoscenti mi chiedevano delle letture, dei consulti e così ho accumulato storie umane, percorsi di vita basati sulle richieste che ruotavano attorno ai temi fondamentali della vita:amore , lavoro e salute. Ho immaginato le avventure e gli incontri, i consulti di una cartomante spiritosa e ironica. Ho scritto 25 racconti brevi e fulminanti, ho tratteggiato i consultanti, tipi umani che cercavano nel vaticinio della cartomante il percorso più semplice per risolvere i propri problemi, le risposte che essi stessi non sapevano darsi e tutti appaiono come scrive Franca Mazzei nella “semplicemente, meravigliosamente umani.”
A chi è rivolto? Qual è il messaggio che vuole lasciare a chi lo legge?
R:” “Diario segreto di una cartomante” è rivolto ai lettori che vogliono intraprendere un viaggio fatto di ironia e divertimento.Certo, dopo il divertimento,rimane in bocca anche un pò di amarezza per la miseria umana che traspare, ma anche l’umana compassione per le debolezze, le speranze, la sofferenza di chi si rivolge alla cartomante. Insomma è uno spaccato di una fragile umanità in cerca di conferme per il futuro e per vivere con un pizzico di magia.“
Secondo te è possibile conciliare la razionalità con l’aspetto “esoterico della vita”?
R:” Nella mia vita ho percepito spesso la simbiosi tra razionalità ed esoterismo. Carl G. Jung ci aveva già detto che l’uomo “ non percepisce mai nulla in modo completo “ , che “ la nostra percezione della realtà porta con sé degli aspetti inconsci “ , e aggiunge : “ E’ per questo che in ogni esperienza si trova un numero indefinito di fattori sconosciuti, senza parlare del fatto che qualsiasi realtà concreta rimane, sempre sotto certi aspetti, sconosciuta perché noi non conosciamo ancora la natura ultima della materia “ . Anche l’uomo più profondamente scettico porta nella sua mente il ricordo di qualche attimo magico ; un sogno, un fantasma , un segno premonitore , tutte cose che furtivamente hanno attraversato la sua strada. Nessuno sfugge completamente a tale incontro con il mistero, durante il quale l’altrove diviene all’improvviso un qualcosa di terribilmente presente e percettibile. Questo aspetto esoterico della vita non viene mai preso in considerazione perché non possono essere ricondotte ad alcuno schema critico e razionale. E’ una onirica terra di nessuno di cui si sono dimenticati i contorni, le sfumature, i simboli.
Ma l’intuizione e il sogno tornano a galla, sono cioè verificabili solo dopo che il fatto connesso ad essi si è attuato.
E anche quando la previsione si realizza, resta comunque difficile, valutare quanta parte abbia avuta la coincidenza. Il dubbio, quindi accompagna sempre il mistero, ed è in questa prospettiva che si muove anche il famoso scienziato Einstein quando diceva : “ Le leggi matematiche, anche quando rimandano alla realtà, sono incerte; e quando sono certe… non fanno più riferimento alla realtà “. Allora la vera posizione da assumere di fronte al mistero, consiste nel porsi una serie di domande aperte, interrogazioni elastiche, e non in posizioni ferme, chiuse.
Bisogna esorcizzare le teorie e i dogmi stereotipati, illuministi, oltrepassare la sicurezza intellettuale del sì e del no definitivi e aprirsi come Einstein a un punto di vista ricettivo, realista, che abbracci tutta la poliedricità dei fenomeni esistenziali.“
Se volete maggiori sull’autrice del libro :
https://www.facebook.com/rossana.tinelli?fref=ts
Fabia Tonazzi