Nel corteo manifestante di Manfredonia, abbiamo incontrato anche il Presidente del Consiglio della regione Puglia, Onofrio Introna, che si è reso disponibile per rispondere ad alcune domande.
Abbiamo visto molti esponenti politici e molte associazioni manifestare insieme ai semplici cittadini. Sembra che la questione abbia smosso grande attenzione in tutti gli ambienti…
E’ importante recepire e condividere i sentimenti dei pugliesi. Questa manifestazione pacifica è bella perché spontanea, fatta da uomini, donne, ragazzi che sono scesi in piazza per difendere il loro ambiente, il loro terrtiorio, il loro mare. E lo fanno anche perché hanno la consapevolezza della possibilità di creare uno sviluppo alternativo allo sfruttamento territoriale. Non vogliamo mettere a rischio la qualità del nostro mare per pochi barili di petrolio. Dal punto di vista energetico, la Puglia ha già scelto di contribuire in maniera importante al fabbisogno energetico nazionale. Siamo diventati la prima regione d’ Italia per la produzione di energia eolica e solare. Abbiamo un’ agricoltura eccellente, un’ industria della pesca fiorente, che da sostentamento e miglia di famiglie. Ecco, noi difendiamo questo: il diritto dei pugliesi a vivere in un ambiente che loro amano e difendono.
Crede che, con l’ ultimo ricorso accolto dal Tar del Lazio, siamo giunti ad un punto di svolta a nostro favore?
Il Tar del Lazio ha già accolto diversi ricorsi della regione Puglia, perché non è possibile procede come fa il Governo nazionale, cioè senza tener conto di quelli che sono i sentimenti dei pugliesi, il parere delle comunità locali ed il parere, sempre contrario, della Regione. Tutto ciò ha un valore ed il Tar del Lazio lo riconosce. Penso che sia già un punto importante.
La voglia dei cittadini, come la giornata di oggi dimostra, c’ è. Ma ancora una volta, forse, chi decide dall’ alto è ancora troppo distante dall’ opinione pubblica… Cosa ne pensa?
La rappresentanza istituzionale regionale oggi è scesa in piazza, insieme ai cittadini. Per quanto riguarda il Governo nazionale, noi dobbiamo aiutarlo a comprendere le nostre problematiche, prima di tutto impegnandoci a chiedere l’ approvazione di una legge nazionale, che vieti la ricerca e lo sfruttamento del petrolio nell’ Adriatico.
Biagio De Maso