All’interno del convegno sui tumori in gravidanza il professor Veronesi ha tenuto una lezione magistrale sullo stato dell’arte nella cura dei tumori della mammella. Partendo dall’introduzione della quadrantectomia, intervento che ha sostituito tipo di operazioni deturpanti ed invalidanti per la donna, si arrivò ad ottenere gli stessi risultati in termini di guarigione. Ora Veronesi parla del superamento della asportazione dei linfonodi se non si trovano cellule staminali tumorali, anch’esse recentemente scoperte. Inoltre un altro campo di studio è l’introduzione di marcatori come l’avidina e la vitamina H stabili che assorbono radioattività mantenendo a lungo gli effetti della radioterapia sulla lesione. Inoltre l’introduzione di nuove macchine cinesi permette di curare il tumore senza ricorrere in alcuni casi alla chirurgia.
Sono finiti i tempi del terrore delle donne ed è importante non parlare di cancro infiltrante che spaventa o di cancro in situ che in realtà non è cancro per un concetto noto in medicina da sempre: si parla di carcinoma solo in caso d’invasione oltre l’epitelio. Dire che a breve il cancro mammario sarà sconfitto non è follia, la soluzione è lì a portata di mano. L’Italia è un paese all’avanguardia per quanto concerne la ricerca contro il cancro.
Leonardo Damiani