Manca solo il riconoscimento ufficiale, ma sembra proprio che il cadavere carbonizzato dell’uomo trovato dalla polizia municipale a Gravina in Puglia, in località “Lama Torta” sia quello di Antonio Varvara, l’insegnante di 56 anni, residente a Gravina, del II circolo didattico “Fornelli” di Corato. L’uomo si era allontanato da casa il 4 giugno scorso e il figlio ne aveva denunciato la scomparsa il 9 giugno scorso dopo aver atteso invano notizie. Il cadavere dell’uomo è stato trovato all’interno di una cabina dell’Enel, ormai dismessa e sita ai margini di un invaso a secco. Vicino al corpo dell’uomo sono state trovate tre bottigliette di alcool, di cui una bruciata, una vuota mentre l’altra era ancora parzialmente piena. Sul posto inoltre sono stati trovati gli occhiali, il telefonino e la tessera sanitaria del figlio di Varvara, oltre ad alcuni frammenti delle scarpe, corrispondenti a quelli indicati nella denuncia di scomparsa. A questo punto non è da escludere, anzi sembra quasi certo in mancanza di un comunicato ufficiale delle forse dell’ordine e delle istituzioni, che l’uomo si sia suicidato. È da sottolineare infine che per le ricerche dell’uomo è stato attuato il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse predisposto dal Prefetto di Bari.
Andrea Alessandrino