Ancora una volta il noto programma delle Iene non solo porta alla ribalta un problema grave e socialmente rilevante, ma lo smaschera e lo denuncia alle forze dell’ordine che, grazie a questo filmato possono bloccare un pedofilo barese. È stato così scoperto e arrestato Simone Donatangelo di 67 anni, commercialista residente a Bari, ma nato ad Altamura, accusato dal giudice della Prima Sezione del Tribunale di Bari, di detenzione e cessione di materiale pedopornografico e per questo condannato a due anni e due mesi di reclusione, oltre a una multa di duemila euro.
Questa triste e squallida storia è venuta a galla grazie ad un reportage de “Le Iene”, il noto e fortunato programma trasmesso su Italia Uno la stagione scorsa. In una puntata andata in onda nel gennaio di quest’anno, un inviato del programma, Giulio Golia, riuscì ad agganciare, grazie all’uso di un nickname, il professionista barese e a proporgli di avere un rapporto (sessuale) con una bambina di soli 10 anni di Bari, stabilendo però prima un accordo con la madre, indigente donna in difficoltà economiche, e dunque disponibile a far prostituire la propria figlia in cambio di denaro. L’inganno televisivo è allestito stavolta con la collaborazione della Procura del capoluogo pugliese, allertata dalla trasmissione televisiva.
L’appuntamento del commercialista barese con la mamma in veste di attrice è filmato dalle telecamere delle Iene e poi consegnato agli agenti della Digos di Bari, che lo attendevano all’esterno. Quello che fa venire più i brividi è il dialogo che avviene fra l’uomo e la donna: il pedofilo si presenta a casa della bambina da “comprare” con una bambola e uno stetoscopio, dicendo di voler simulare il gioco del dottore, assicurando poi la madre che non avrebbe fatto alcun male alla piccola, cosa che del resto non ha mai fatto neanche con le altre vittime, cosa che quindi lascia intendere che l’uomo non era nuovo a questo tipo di nefandezze. Il copione prevedeva a quel punto che la madre chiamasse la figlia per farla entrare e conoscere il professionista, cosa poi avvenuta ma che a quel punto ha previsto l’entrata in scena anche dell’inviato de “Le Iene”, Golia. Nel suo studio le forze dell’ordine hanno ritrovato un’incredibile raccolta di materiale pedopornografico con rapporti completi e altre attività sessuali tra persone adulte e minori. L’uomo era stato anche molto preciso e meticoloso nel raccogliere tutto il materiale pedopornografico, addirittura con specifiche su nome e attività sessuale svolta con la vittima. Come spesso accade in situazioni del genere, i militari della Polizia Postale hanno poi ricostruito il vasto giro di contatti che l’accusato aveva con altri barbari che condividevano il suo stesso orrore. L’uomo, se tale si può definire, è dal momento dell’arresto, 8 febbraio scorso, agli arresti domiciliari nella sua abitazione.
Andrea Alessandrino