Il primo europeo giocato nell’Europa dell’est dopo la caduta del muro. Una spinta per i governi ucraini che hanno investito tutte le loro risorse per infrastrutture, linee ferroviarie e stadi. Uno sforzo economico che l’Ucraina non era pronta ad affrontare ,a detta di molti, tante le strutture che sono state terminate e molte altre rimarranno inutilizzate una volta chiuso il sipario dell’Europeo.
Il calcio di inizio avverrà alle 18:00 sul prato del National Stadium di Varsavia, dove la padrona di casa incontrerà la nazionale ellenica. Una sfida tra deboli si direbbe , eppure proprio la Grecia del 2004 ed ancor prima la Danimarca del 1992 ci insegnano che tutto è possibile. L’Ucraina cerca il riscatto e vuole riscrivere le storia rincorrendo l’eccezione che conferma la regola e cosi rientra tra le “favorite” di questo Europeo assieme a Spagna, Germania, Francia, Portogallo e Inghilterra. Da non sottovalutare anche l’Olanda che potrà contare su un potenziale offensivo incommensurabile a scapito di una difesa poco convincente. Dopo la pessima figura incassata negli ultimi Mondiali, l’Italia deve ridare lustro al suo blasone. Sotto la guida di Cesare Prandelli, questo Campionato Europeo sarà l’occasione giusta per testare una squadra ringiovanita e ricca di talenti, primo fra tutti Mario Ballotelli che in coppia con Cassano promette scintille, speriamo non a suon di cartellini.
Le vicende giudiziarie, il blitz a Coverciano che ha dissacrato il tempio dei sogni di gloria, hanno probabilmente determinato il poco smalto nelle amichevoli, mostrando un’Italia appannata, priva di idee e di capacità realizzativa.
Eppure tutto questo ricorda qualcosa datato 2006 e che non si osa pronunciare. Nell’aria c’è la voglia di riscatto. Chissà che il miracolo non si ripeta.
Laura Marchesini