La videoarte approda eccezionalmente al cinema e in Puglia porta il marchio Circuito D’Autore di Apulia Film Commission, da un’idea di Maria Paola Spinelli. Grazie a una nuova ed esclusiva collaborazione con Palazzo Grassi – Punta della Dogana – Pinault Collection, nella serata del 2 dicembre, le sale ABC di Bari, Db d’essai di Lecce e Opera di Barletta proporranno al loro pubblico tre diversi lavori di tre video artisti contemporanei. A partire dalle 21.00, in contemporanea in tutte e tre le sale, saranno proposti i lavori A Declaration di Yael Bartana (2006), Faezeh di Shirin Neshat (2008) e O Século di Cinthia Marcelle & Tiago Mata Machado (2011): a introdurli ci saranno i critici Marilù Di Tursi (a Bari), Giusi Caroppo (a Barletta, dove è assessore alla cultura) e Valeria Raho (a Lecce).
Un’ occasione preziosa quindi, per appassionati dell’arte contemporanea, ma anche per neofiti del genere che in questo appuntamento potranno scoprirla e apprezzarla sul grande schermo. In questo senso la serata del 2 dicembre offrirà una panoramica d’eccezione su alcune espressioni artistiche profondamente legate alla contemporaneità e ai paesi di origine dei quattro artisti, la maggior parte dei quali è fortemente toccato da situazioni di conflitto.
Yael Bartana è una delle più importanti videoartiste israeliane, attiva oggi tra Tel Aviv e Amsterdam. Con A Declaration (2006) propone una riflessione critica e poetica sulla questione dei simboli nazionali e sull’utopia di uno stato diviso.
Shirin Neshat parte per gli Stati Uniti nel 1974 per studiare arte. Solo nel 1990 farà ritorno nel suo paese d’origine, dove resterà scioccata dalle conseguenze della rivoluzione islamica sulla condizione delle donne. Questa esperienza segna una svolta essenziale nella sua carriera. Faezeh (2008) nasce dall’adattamento del romanzo Donne senza uomini, scritto dalla compatriota Shahrnush Parsipur nel 1998. Il libro è costituito dalle storie di donne dai destini diversi, ma le cui vite si intersecano nel corso dell’estate del 1953, anno del colpo di stato che ristabilisce il potere dello scià. In Faezeh una giovane, tormentata da ricordi dolorosi, erra in un paesaggio fantasmagorico, in cui sarà testimone del proprio stupro. Il senso di alienazione è sottolineato dai mormorii in farsi, tradotti in maniera solo frammentaria.
Taglio diverso per Cinthia Marcelle e Tiago Mata Machado, nati a Belo Horizonte in Brasile. La ricerca artistica di Cinthia Marcelle parte da elementi presi da spazi urbani o da contesti naturali. Il suo lavoro ha partecipato a numerose biennali e vinto prestigiosi premi in tutto il mondo. Tiago Mata Machado è un critico cinematografico, videomaker e regista, il suo film più importante Os Residentes è stato presentato al festival di Berlino nel 2011. In O Século (2011), in una strada apparentemente tranquilla, viene lanciato fuori dell’inquadratura un oggetto al quale seguiranno molti altri che frantumandosi e accumulandosi per terra riempiono lo spazio, creando un vortice caotico e astratto che man mano diventa sempre più grande e in cui oggetti di diversa natura rocce, stivali, caschi, uniformi, manici di scopa, pneumatici, secchi, elettrodomestici arrivano sulla superficie in un flusso che si converte, immediatamente, in qualcosa simile a un rudere, a una rovina. una riflessione astratta sul secolo contemporaneo così caotico e così pieno di contraddizioni e paradossi.
Ingresso gratuito
Antonella Lobraico