I vecchi medici che avevano vissuto la tragedia della guerra raccontavano della situazione drammatica in cui erano costretti per operare i feriti dilaniati da ordigni. Gli antibiotici non esistevano, l’anestesia era garantita dal cloroformio con cui s’impregnavano maschere rudimentali o dal protossido d’azoto. Nessuna assistenza da parte degli anestesisti inesistenti per cui i rischi legati ad effetti collaterali erano enormi con casi di morte da farmaci.
Nei tempi attuali chi subisce un intervento chirurgico ha assistenza continua dell’anestesista che con farmaci sicuri garantisce ottima sedazione e sicurezza in queste pratiche. Apprendiamo che a breve ne saranno licenziati centocinquanta per il patto di stabilità. Il primo effetto sarà l’aumento dei tempi delle lista d’attesa ma l’effetto drammatico sarà per le urgenze. I soliti tedeschi previdenti che producono il protossido d’azoto ne stanno propagandando l’uso. Lo stesso gas usato in guerra, solo che è già miscelato con ossigeno ed è venduto in bombolette sigillate. Le donne chiedono sempre di più il parto indolore non garantito per mancanza di anestesisti, oppure interventi anche più importanti potranno essere eseguiti con l’uso di un gas usato in guerra.
Non dobbiamo drammatizzare? Non siamo in guerra? L’Europa non è sull’orlo del precipizio economico e si pensa solo a rimpinguare le banche? La medicina costa, altrimenti si passi ad un’economia di guerra con tagli ai trasporti, all’energia e utilizzo delle risorse residue per garantire cibo e il minimo per sopravvivere ai cittadini. Ne viene automaticamente un già avvenuto commissariamento delle Regioni insipienti che ancora spendono allegramente per appalti in sanità infiniti e per gli sprechi dettati dalle necessità dei potentati politici trasversali.
Ci sarà comunque sempre un direttore generale dell ASL BARI pronto a tranquillizzare i cittadini: in fondo trattasi di licenziare qualche centinaio di esperti medici anestesisti già pochi, avendo pronta la soluzione del fai da te già presentata ai medici.
Leonardo Damiani