Questo ci mancava proprio per completare il quadro desolante di questo nostro Paese, dove una classe politica è riuscita a dissipare ingenti disponibilità economiche con gli sperperi e gli sprechi giganteschi passati inosservati ai soliti censori abituati alle loro comodità di detenere il vero potere nello Stato. Le Forze Armate italiane vengono fortemente ridimensionate facendo ridurre al minimo la nostra difesa e la possibilità di intervento anche in tempi di pace, oltre alla nostra partecipazione alle azioni europee e delle Nazioni Unite in difesa della libertà dei popoli. Una Difesa che compie un balzo all’indietro di quasi settant’anni e che ci fa preoccupare non poco visto che anche con la depenalizzazione del reato di clandestinità la salvaguardia dei nostri confini naturali è stata messa seriamente in discussione. La necessita tuttavia di risparmiare sulla spesa pubblica non può solo significare solo una riduzione drastica del personale e dei supporti logistici ma questo severo provvedimento non può prescindere da una migliore organizzazione della difesa che significa moderne strategie con l’utilizzo di altrettante tecnologie dove la riduzione del personale non deve significare riduzione della forza di difesa. La spending review impone di risparmiare sulla spesa pubblica equesto Governo dovrebbe innanzitutto eliminare i tanti inutili carrozzoni di quegli enti che si riferiscono a vecchi iniziative trasformate in poltronifici che servono solo agli sprechi miliardari.
Lucio Marengo