“Experimenta. Rigeneriamo Cultura” è una iniziativa organizzata dall’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, partita a Giovinazzo ad ottobre 2015 per animare il bellissimo borgo pugliese anche nel periodo invernale.
Ogni weekend, fino a gennaio, sarà possibile partecipare a mostre artistiche, rappresentazioni teatrali, presentazioni di libri di poesie e di prosa che si terranno presso l’Istituto Vittorio Emanuele II, nel centro storico di Giovinazzo.
Ieri sera il GAT (Gruppo artistico teatrale) di Bari-Palese ha messo in scena la versione, in vernacolo palesino, della novella di Pirandello “I galletti del bottaio”, intitolata “Le gardìidde du mèste traiéine”.
Il testo, scritto dal maestro Gianni Serena, autore di tante altre divertenti commedie in dialetto, è stato tratto liberamente dalla novella senza tuttavia stravolgere il testo di partenza e consiste di un unico atto breve, rappresentato in maniera semplice, con pochi elementi fisici.
La principale novità, oltre all’uso del vernacolo, è rappresentata dalla presenza di altri due personaggi che arricchiscono la commedia e che contribuiscono a dare un contesto locale alla simpatica vicenda narrata.
Prima della rappresentazione, Gianni Serena ha letto ed interpretato il testo pirandelliano in modo che il pubblico potesse notare somiglianze e differenze con l’originale; gli altri interpreti dello spettacolo teatrale sono stati Rosanna Serena, Dino Maiorano, Carlo De Palma e Gianvito Ranieri che hanno dato prova della loro bravura e delle loro capacità attoriali.
L’idea della rivisitazione in dialetto di un classico della letteratura italiana è nata da una gara tra compagnie teatrali che si è svolta al Teatro Di Cagno di Bari; i registi e i gruppi teatrali partecipanti dovevano interpretare in maniera originale e personale proprio la novella di Luigi Pirandello.
Cristina De Ceglie