Pesce senza qualità sulla tavola dei baresi, operazione della Guardia Costiera,in altre frequenti occasioni abbiamo letto di contraffazioni,di cibi adulterati, di olio e vino contraffatto, di pomodori marocchini spacciati per pachino,di salsa di pomodoro cinese, di pesce congelato conservato in condizioni pietose. Tutto questo in danno ovviamente della salute dei cittadini di questo Paese, diventato il bersaglio dei malfattori di ogni razza e provenienza, liberi di circolare e di delinquere, godendo anche delle democratiche libertà italiane dell’anonimato.Lo sputtanamento (consentitemi questa volgarità) è d’obbligo solo per i personaggi politici colti in fallo che procurano notorietà ai pm, fino al punto da vederci sbattere sulle prime pagine le immagini della signora Matacena in manette e magari qualche noto lestofante godere delle mani libere. Dobbiamo essere grati alla Guardia di Finanza, ai NAS, a tutte le Istituzioni preposte ai controlli certamente non facili, ma qualcuno deve spiegarci perchè non riusciamo mai a sapere chi sono i malfattori, dove operano, ed in quali esercizi pubblici mettono in vendita i prodotti alimentari contraffatti oppure in cattivo stato di conservazione. Dove c’è la flagranza, dove non ci sono dubbi alcuni, non può essere consentito l’anonimato dei responsabili che invece debbono essere seriamente sanzionati e privati di ogni licenza di commercio. Un deterrente importante sarebbe invece la pubblicizzazione del dolo con l’indicazione dell’esercizio commerciale in modo che gli eventuali acquirenti possano essere correttamente informati e messi in guardia. La Legge e la Giustizia italiane, devono tutelare innanzitutto l’autenticità del made in Italy e contestualmente la salute dei consumatori perchè è diventato seriamente difficile difendersi dalle frodi in commercio e tanta gente pur di risparmiare in questo momento di grande crisi economica non va tanto per il sottile e pensa soprattutto a risparmiare.
Lucio Marengo