Durante una perlustrazione effettuata per la ricerca di un giovane scomparso di Sannicandro Garganico, in provincia di Foggia, l’elicottero dei carabinieri, impegnato nelle ricerche, ha individuato, con l’aiuto di moderne apparecchiature ottiche, una macchia di vegetazione non omogenea con la restante parte costituita da un fitto canneto in località ‘Lauro 1’, a pochi metri dal lago di Lesina.
I militari, non senza difficoltà, hanno deciso di raggiungere la zona impervia e palustre di proprietà demaniale, attraverso un sentiero accidentato percorribile solo a piedi, accertando infine che si trattava di una vasta piantagione di marijuana estesa per 380 metri quadrati.
Nel terreno c’erano ben 99 piante.
La piantagione era dotata di un’efficace impianto di irrigazione collegato al lago di Lesina, distante dalle piante stesse solo pochi metri, costituito da diversi tubi che, raggiungendo le diverse zone della piantagione, ne garantivano una irrigazione adeguata.
I tubi erano collegati a un’unica presa d’acqua su un piccolo canale a pochi metri dal lago, dove il canale stesso confluiva.
Mancava la sola pompa per l’aspirazione dell’acqua che sicuramente veniva portata all’occorrenza.
Era quindi evidente che qualcuno prima o poi avrebbe dovuto recarsi sul posto per prendersi cura degli arbusti di marijuana, già ben sviluppati e fioriti.
Per questo motivo i militari dell’Arma hanno deciso di appostarsi per alcuni giorni con l’intento di sorprendere in flagranza il responsabile della coltivazione ma purtroppo non è arrivato nessuno.
Così la piantagione è stata estirpata.
I CC hanno sequestrato tutte le piante alte tra 1 metro e 60 centimetri e i 2 metri e mezzo.
Le analisi svolte sulle piante dal Laboratorio scientifico del Comando Provinciale di Foggia hanno evidenziato che si sarebbero potute ottenere circa 45.000 dosi medie di stupefacente da immettere sul mercato illecito della droga.
Fonte: www.adnkronos.com