Qualche giorno fa il Tg3 dava notizia di sei nuove sale operatorie realizzate nell’ospedale di Andria. Il giornalista si affrettava a commentare positivamente, tranne poi a mettere in evidenza la carenza di personale per cui ne erano utilizzabili solo tre. Costo dell’operazione: sei milioni di euro ( dodici miliardi del vecchio conio). Sempre il giornalista intervistava il direttore generale dell’Asl BAT. Naturalmente lodi sulle magnifiche sorti del nosocomio ma il bello arrivava alla fine del servizio. Ebbene il giornalista interrogava il manager a che punto fosse l’iter per la costruzione del nuovo ospedale che avrebbe sostituito gli altri: Andria, Trani, Bisceglie, Corato ecc. Rispondeva con tranquillità il direttore generale che a breve sarebbero iniziati i lavori. Dunque un ospedale destinato a chiudere a breve sul quale si realizzavano fantasmagoriche sale operatorie del valore di sei milioni. Altro che aumento dell’IRPEF regionale che vedremo nello stipendio più leggero di marzo! Gli sprechi che si fanno sono la dimostrazione che il denaro c’è per realizzare opere inutili a favore di chi le fa e le gestisce. Gli appalti che proliferano nei nostri ospedali non sono ancora sotto la lente dei magistrati. La logica del padre di famiglia, che nel lasciare la casa vecchia per trasferirsi in quella nuova non pensa ad eseguire in essa i lavori di ristrutturazione, non vale. Nessun commento del giornalista che soddisfatto non faceva una piega dinnanzi a dichiarazioni del manager palesemente contraddittorie ,e seppur dette forse in buona fede, non plausibili. Gli sprechi che imperano in questo scorcio di governo regionale non è oggetto di controlli dal centro, tanto il tutto si risolve vessando e tartassando il cittadino. Noi siamo attenti ad ascoltare anche tra le notizie. Lo rendiamo pubblico ciò che si tace. Per carità può sfuggire a ciascuno di noi una grossolanità del genere, ma l’aiuto dei lettori con loro segnalazioni farà del giornale un megafono per indurre i politici a dare risposte sugli sprechi da loro voluti per motivi a tutti noti ma non sempre rivelabili.
Renzo Bassi