Si spegne ieri 20 agosto, a Las Vegas, uno degli attori comici più influenti della storia del cinema americano e non solo: Jerry Lewis. Aveva 91 anni. A darne per primo notizia è il suo agente, anche se dopo sono seguite le dichiarazioni della famiglia: “Il leggendario intrattenitore Jerry Lewis è morto in pace oggi per cause naturali a 91 anni a casa sua, con la sua famiglia al fianco”.
Jerry era nato a Newark nel New Jersey, 16 marzo 1926. Il suo vero nome era, tuttavia, Joseph Levitch, figlio di Daniel Levitch, un attore di vaudeville, e Rachel Levitch, entrambi immigrati russi di origine ebraica. Sin da subito mise in mostra le sue abilità recitative ed imitative. In età adulta, divenne, pertanto, una leggenda dello slapstick comedy, un genere umoristico basato sulla gestualità del corpo e di gag esilaranti, che rese celebri comici come Charlie Chaplin o Buster Keaton.
Il periodo di maggiore fama della sua carriera, tuttavia, lo si riscontra nel decennio di collaborazione con Dean Martin, cantante di origine italiana il cui vero nome era Dino Crocetti. La coppia partecipò ad innumerevoli spettacoli teatrali, cinematografici (come “La mia amica Irma”) e televisivi; per non parlare dei diversi dischi musicali incisi.
Ricordato anche per attività umanitarie, Jerry Lewis donò somme di denaro non indifferenti ad associazioni contro la distrofia muscolare, e fondò “La casa della risata”, al fine di aiutare bambini e giovani affetti da malattie o reduci da traumi, attraverso il potere terapeutico della risata.
Negli ultimi decenni, l’attore aveva accusato diversi problemi di salute. Ad iniziare, un’operazione a cuore nel 1983, un’altra per un tumore alla prostata nel 1992. Inoltre, dovette subire trattamenti per la dipendenza dai farmaci che gli erano stati prescritti nel 2003, un infarto nel 2006, fibrosi polmonare e altro. Ieri, Jerry non ce l’ha più fatta, spegnendosi per sempre. Eppure, continuerà il suo lavoro, attraverso la forza dirompente delle sue commedie, che non moriranno mai.
“La felicità non esiste. Di conseguenza, non ci resta che provare ad essere felici senza.” Jerry Lewis