Guglielmo Epifani sarà il segretario pro-tempore del Partito Democratico fino al Congresso. “Ho dato la disponibilità per spirito di servizio», queste le parole del nuovo segretario eletto quest’oggi con 85% dei voti dall’assemblea. Epifani a chi gli ha chiesto se ci fossero problemi nel partito ha risposto che ne esistono “soprattutto con la base”. L’ex sindacalista, che avverte l’esigenza di “tornare in mezzo alla gente”, scopre l’acqua calda perché da mesi i simpatizzanti e militanti PD lamentavano lo scollamento con la base del partito e la mancanza di dialogo. L’ex leader di CGIL ha accettato l’incarico per mero spirito di servizio: “Non ho cercato questo incarico, ma di fronte a una sollecitazione che mi è venuta da più parti nel partito, non potevo sottrarmi a questa responsabilità. Fa parte della mia storia dare una mano a una organizzazione che è in difficoltà”.
Secondo Epifani bisogna tornare a discutere e a dare voce “a chi ha un’opinione diversa di un passaggio difficile”, soprattutto ai giovani che corrono il rischio che “si lascino a un abbandono” e condannino in questo modo il PD alla mancanza di un’idea di speranza. Belle parole che però, mai come ora, necessitano di una vera e a tratti anche drammatica resa dei conti: la ristrutturazione di un partito che si è riscoperto, all’indomani del voto, fortemente autoreferenziale, spaccato e vigliaccamente tradito da 101 parlamentari che nel segreto dell’urna hanno segato Romano Prodi, padre fondatore del Partito Democratico. Epifani detta la cura: “parlare, discutere e decidere insieme”.
In merito ai rapporti col Governo, il nuovo Segretario giura fedeltà a Letta e assicura che il partito sosterrà il governo di larghe intese, senza pregiudizi, con “coraggio e determinazione, mettendoci anche la faccia perché è sinonimo di serietà”. Epifani al Governo chiede dei segni: “ci sono delle domande a cui deve dare risposte e chiedo che il tempo delle risposte venga presto e bene perché è il miglior modo per convincere il Paese e il nostro popolo che questa è la strada giusta”. “Adesso questa è l’unica chance che abbiamo – ha concluso Epifani – e non possiamo sprecarla per giochetti di partito o interessi personali. Il governo è la nostra strada: se saremo in grado di dimostrare che riusciamo a fare qualcosa per gli italiani, ci risolleveremo”.
Questa indubbiamente è la speranza di tutti e soprattutto dei tanti sostenitore del PD delusi da un partito che troppo rapidamente si è accartocciato su se stesso.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it