Era ora! Finalmente dopo il successo di Roberto Benigni nel ’99 con La vita è bella, il premio Oscar ritorna a fare una capatina trionfale nel Bel Paese. La grande bellezza del regista napoletano Paolo Sorrentino ha conquistato la prestigiosa statuetta nella categoria del Miglior film straniero, riportando il sorriso (e prospettando nuovi fecondi scenari cinematografici!) all’Italia della Settima Arte. L’interpretazione impeccabile del protagonista Toni Servillo, nei panni del disincantato Jep Gambardella che attraversa lo snobismo decadente arieggiante negli ambienti intellettuali e intellettualoidi di Roma, ha convinto la giuria dell’Acamedy! Il trionfo di Sorrentino è il compimento di uno splendido percorso tricolore iniziato la scorsa estate nella laguna veneziana con la vittoria del documentario di Francesco Rosi, Sacro Gra, e perpetuato sempre con il successo internazionale de La grande bellezza ai Golden Globe, ai premi BAFTA e agli European Film Awards.
La magica notte degli Oscar ha fruttato, inoltre, ben 7 statuette al film di Alfonso Cuaron, Gravity, che ha vinto nelle categorie Miglior regia, Miglior fotografia, Miglior montaggio, Miglior colonna sonora, Miglior effetti speciali, Miglior montaggio sonoro e Miglior sonoro.
12 anni schiavo del britannico Steve McQueen, invece, porta a casa tre premi Oscar per Miglior film, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior attrice non protagonista per l’interpretazione di Lupita Nyong’o.
Tre Oscar vanno anche all’intenso Dallas Buyers Club (Miglior trucco e acconciatura) con Matthew McConaughey (Miglior attore protagonista) e Jared Leto (Miglior attore non protagonista).
Il grande Gatsby con Leonardo DiCaprio (ancora una volta a bocca asciutta per la sua ottima interpretazione in The wolf of Wall Street), si aggiudica due riconoscimenti per i costumi e le scenografie.
Trionfano anche la bravissima Cate Blanchette come Miglior attrice protagonista in Blue Jasmine di Woody Allen, e il regista Spike Jonze per la Miglior sceneggiatura originale nel suo Her.
Frozen – Il regno di ghiaccio della Walt Disney, vince come Miglior film d’animazione, aggiudicandosi la statuetta anche per il brano Let it go (Miglior canzone).
Nonostante le numerose candidature, restano a bocca asciutta American Hustle, Nebraska, Captain Philips e The wolf of Wall Street di Martin Scorsese, ma questa è la vita, signori! …e questi sono gli Oscar! Arrivederci all’anno prossimo!
Giovanni Boccuzzi