Pino Daniele è morto stroncato da un infarto. Colpito da malore nella sua casa in Toscana, avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo.
Napoli è sconvolta, silenziosa, si sveglia di notte mentre telefonini, radio, televisioni rilanciano la notizia, sperando che sia una bufala e invece no. È morto Pino Daniele. Il cellulare del musicista suona senza che nessuno risponda, quello dei suoi familiari e collaboratori pure. Poi la notizia drammatica trova conferma nelle parole sconvolte del figlio Alessandro, della figlia Sara, del manager Ferdinando Salzano, che era stato fino a ieri con lui sulle nevi di Courmayeur, dove il Nero a metà che non c’è più si era esibito per l’ultima volta, in diretta su Raiuno nella notte di Capodanno.
Il bluesman era a Magliano, in Toscana, con la figlia Cristina, in famiglia. Ha avuto un infarto nella notte, inutile la corsa all’ospedale più vicino. Brutto anno, orrendo, quello che si apre così, era successo con Gaber e con De André, Napoli perplessa e sconvolta.
Sui social network messaggi di addio di altri artisti: Eros Ramazzotti, Clementino, Negramaro, Fiorella Mannoia, Laura Pausini e Tiromancino. Sulle prime, considerata l’ora tarda del post, le 2, si è pensato a un hacheraggio del profilo del cantante. Ma in pochi minuti su tutti i social, da Twitter a Facebook, la notizia è stata rilanciata da numerosi artisti, in particolare amici del cantautore napoletano.
È morto Pino Daniele. La conferma arriva da Ferdinando Salzano, manager del cantautore napoletano: «Purtroppo Pino è morto». Anche il figlio dell’artista Alessandro, distrutto dal dolore, scrive in un sms: «Sono senza parole». Il cantante, secondo quanto si apprende, si trovava nella sua casa di campagna in Toscana (a Magliano) quando è stato colpito da un malore, probabilmente un infarto. L’artista ha avvertito un forte dolore al petto e sarebbe morto durante il viaggio per Roma.
Pino Daniele, che avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, lascia cinque figli: Alessandro e Cristina, nati dal matrimonio con Dorina Giangrande, e Sara, Sofia e Francesco, nati dal matrimonio con Fabiola Sciabbarasi. A Sara e Sofia sono dedicati rispettivamente i brani «Sara» nell’album Medina del 2001, e «Sofia sulle note» che fa parte dell’album «Passi d’autore», del 2004. Il pubblico napoletano, il «suo», ha potuto ammirare per l’ultima volta l’artista dal vivo in occasione delle due date del suo tour «Nero a metà», il 16 e il 17 dicembre al Palapartenope.
Sono cresciuto con la passione nei confronti della sua arte, le sue canzoni le ho amate tantissimo, la sua serenità nel parlare e nell’adulare la chitarra rimarrà per sempre. Ciao Pino.
Massimo Pellicani