Purtroppo oggi la parola democrazia è entrata nel novero delle parole sacre, che hanno un significato emotivo, più che razionale, e non ci si sofferma più a riflettere su cosa si intende per popolo e, soprattutto, quale sia il potere che deve esercitare.
La crisi economica si fa sentire anche con le tasse del Governo Monti sulla benzina, causando un nuovo aumento del prezzo di beni top nei consumi, come lo zucchero e il caffè. Le famiglie continuano a lottare non solo con la crisi economica e con la nostra Economia, ma anche sugli stipendi tagliati, le pensioni ridotte e più lontane nel tempo, fanno i conti praticamente dappertutto.
Invece, oggi assistiamo ad uno scenario inverso, anzichè essere infuriato il popolo per quello che stà accadendo nel nostro paese, gli infuriati sono altri. Onorevoli e Senatori dopo aver appreso che nella nuova manovra Monti saranno previste decurtazioni agli stipendi di tutte le cariche elettive, si sono arrabbiati contestando un’ingerenza del Governo nell’autonomia del Parlamento, un fronte politico bipartisan invece ha detto: «Prendiamo troppo poco», poi parlando qua e là con gli stessi addetti, è venuto fuori che all’orizzonte si profilerà si un taglio, però forse solo per le spese di segreteria.
Il Presidente Napolitano ha sbandierato i tagli che avrebbe fatto, con continui e roboanti annunci che si sono rivelati un bluff mediatico, nel senso che i 60 milioni di risparmio rivendicati a mezzo stampa sono piuttosto 60 milioni di nuove spese a cui si è rinunciato. Ma se andiamo a guardare nel budget in dotazione al Quirinale, ebbene al tempo di Ciampi (nel 2006) era di 216 milioni di euro e oggi è di 228 milioni!
Eppure, se si analizzano i costi sostenuti per mantenere le macchine del potere, si scopre che Senatori, Deputati e Ministri non sono nemmeno i più pagati. Vengono superati addirittura dagli stenografi del Senato, uno stenografo al massimo livello retributivo arriverebbe a sfiorare uno stipendio lordo di 290 mila euro, un consigliere 370 mila mentre ed un commesso 8 mila euro netti al mese, che per bocca degli stessi politici sarebbe una retribuzione più che sufficiente.
Quanta immoralità ed ingordigia in quelle retribuzioni, ci sono giovani con dei curricula da fare invidia, e debbono purtroppo accontentarsi di lavori part-time, anche in nero, a co.co.co, a chiamata, e forse con un eterno futuro di precariato.
Ma attraverso quali meccanismi questi dipendenti arrivano a guadagnare così tanto?
Aboliremo i privilegi, promette il premier Mario Monti, ”aboliremo i vitalizi dei parlamentari”, promette il presidente Fini, “ristabiliremo un rapporto di assoluta credibilità con gli elettori e daremo una risposta concreta a chi chiede di ridurre i costi della politica in tempo di crisi” hanno detto i Parlamentari.
Dov’è la novità? Le promesse sono le solite,si è visto come , altro che risparmi!.
A fine mese la busta paga degli onorevoli sarà la stessa perché la riduzione riguarda solo l’aumento previsto per il passaggio al sistema contributivo, mentre i risparmi sugli stipendi andranno in un fondo che sarà a disposizione degli stessi deputati.
Gli sprechi della politica fino ad oggi non sono stati toccati, si è tartassato solo il reddito dei lavoratori dipendenti, il timore è che, in un clima deteriorato come l’attuale, in cui la fiducia nelle istituzioni politiche è scesa quasi a zero, anche per la durezza delle misure fiscali adottate, se si diffonde l’idea che anche il Governo Monti voglia difendere quelli che sono (giustamente) considerati i terreni di pascolo dei politici, anche Monti ed i suoi Ministri rischiano di essere travolti dall’ondata di sfiducia e di diffidenza che monta nel Paese, a questo punto nonostante i vari libri di Rizzo&Stella, forse sarà il caso di invogliarli a scriverne un altro.
Caro Presidente, professor Monti, noi abbiamo una fiducia sconfinata nelle sue capacità miracolistiche e taumaturgiche. Aspettiamo di vedere la sua bacchetta magica, che sarà sicuramente di plastica, poco costosa, ma molto efficiente. Però abbiamo l’impressione che più che abolire i privilegi, la casta stia cercando di metterseli al sicuro, per questa ragione le chiediamo con forza di togliere quei privilegi, insopportabili ed intollerabili per un paese civile, quale vuole ancora essere l’Italia.
Camillo Massari
Per le pensioni, per i pensionati la velocità, nell’approvare blocchi dell’adeguamento al costo della vita e dell’aumento dell’età pensionabile, del Governo e del Parlamento è paragonabile a qualle di una Ferrari. Mentre per i tagli a parlamentari …..stanno ancora a studiare. Ma ce la faranno entro la fine della legislatura?????
per risanare l’italia in 3 mosse: 1 ^abolizione della cartamoneta per il recupero di quei 260 miliardi di nero e 10 miliardi risparmiati senza l’utilizzo della stessa 2^ . ripristino del dazio a tutto quello che viene dall’extraeuropa ,salvo le materie prime . 3^ carcere a vita a chi ruba sulla cosa pubblica e un ridimensionamento delle retribuzioni pazzesche con restituzione retroattiva delle ruberie su tutti i livelli . diversamente se cio’ non avviene ,in breve i paesi chiamati del 3 mondo , prima ci compreranno, lo stanno gia’ facendo poi ci annienteranno…. meditate gente meditate prima che sia troppo tardi , ?????? enzo.