Stabilivano la piazzola dove dovevano prostituirsi e anche i clienti da derubare.
Cinque stranieri, un albanese e quattro romeni, sono stati fermati dai carabinieri di Foggia con le accuse – a vario titolo – di sfruttamento della prostituzione, furti e rapine.
L’operazione è scattata dopo le numerose denunce di uomini che raccontavano però false ricostruzioni dei fatti, per evitare di ammettere di essere stati rapinati durante la consumazione di prestazioni sessuali.
Secondo le indagini, sarebbe stato il cittadino albanese ad assegnare a giovani ragazze romene la piazzola di sosta sulla circonvallazione di Foggia, tra via Lucera e via Napoli.
Una parte dei ricavi doveva essere consegnata a lui.
In realtà i maggiori ricavi si facevano con i furti e le rapine ai clienti.
Portafogli con denaro contante, carte di credito e bancomat, ma anche telefoni cellulari e monili in oro.
Alcuni di questi oggetti sono stati trovati dai carabinieri in un casolare, alla periferia di Foggia, in contrada San Lorenzo dove gli stranieri vivevano.
Oltre una decina i casi di furti accertati: gli inquirenti pensano però che siano stati almeno in doppio. Molti, per l’imbarazzo, avrebbero preferito non denunciare.
Fonte: www.agi.it