Basta con le polemiche, finalmente è calato il sipario su una storia di dispetti che è costata alla città un sacco di buone occasioni perdute, miliardi di danni, e la mancata realizzazione di quello che sarebbe diventato il lungo mare più belli d’Italia. Quel fatidico giorno quando qualcuno in maniera plateale, da attore consumato spinse il pulsante della implosione, ero lì con il mio cameraman ad immortalare ogni attimo di quella vicenda che vide esplodere le cariche di dinamite, ed il crollo dei rustici di punta Perotti. Quel giorno si consumò un misfatto atroce che bloccò la vita edilizia da punta Perotti al camping S.Giorgio che era già tutto lottizzato. Sarebbe semplice fare accuse r riferimenti di carattere politico, ma se mi imbattessi nelle responsabilità, non ne usciremmo mai fuori, ed invece dobbiamo cercare ora di costruire e di recuperare il tempo perduto., ma una sola premessa è doveroso farla ed è quella che nella fase di riprogettazione del lungomare sud di Bari si coinvolgano i nostri giovani ingegneri e architetti, senza dover ricorrere come s è fatto in qualche occasione ai prestanome archistar.Il nuovo lungomare di Bari deve essere il frutto dello studio dei nostri giovani e delle nostre imprese e contestualmente, visto che un porticciolo per il diporto, era già previsto, si cerchi di coinvolgere un gruppo di imprese locali e si fissino i tempi di realizzazione improrogabili perchè la città ha perso quindici inutili anni ed ora ha bisogno di sinergie e di ritornare a credere che è possibile ricominciare gettandosi alle spalle tutto quello che è successo, e se ci sono responsabilità di carattere penali, saranno i magistrati a decidere.
Lucio Marengo