Credo che le continue esternazioni di michele Emiliano a favore di Antonio De Caro, più che bene, gli stiano a procurare solo danni al neo candidato sindaco che alla fine di febbraio dovrà affrontare le primarie nel suo partito confrontandosi con altri candidati che non hanno certamente gradito il suo cambiamento di fronte. I tempi sono cambiati ed anche la politica cambia con la velocità della luce e tanti ex amici dell’ex assessore alla mobilità sono passati da altra parte, nel senso che si sono impegnati con altri aspiranti alla candidatura delle primarie. Noi abbiamo tifato per la permanenza a Roma di De caro perchè gli vogliamo un gran bene ed avremmo sperato una brillante carriera politica parlamentare. Fare il sindaco a bari non è stato mai facile, ma soprattutto ora con una eredità pesante che gli lascia Emiliano, con un comune senza un soldo, con tanti cantieri aperti, con un provvedimento recente che riduce l’assistenza sanitaria domiciliare, con le periferie abbandonate, con strade colabrodo, senza teatro Piccinni, senza auditorium, con un Margherita in condizioni indecorose, e con tante situazioni drammatiche che questo sindaco uscente scarica al suo successore. La Gazzetta del Mezzogiorno parla oggi del Villaggio dei Lavoratori alla Stanic dove circa ottomila abitanti vivono isolati dal mondo, senza servizi e senza un barlume di vivibilità. Cosa potrà fare De Caro senza mezzi?, questo è il bene che gli hanno voluto? Come ho già detto, gli vogliamo bene e gli auguriamo buona fortuna, mentre a Michele Emiliano siamo pronti a collaborare affinchè la sua meta del Parlamento Europeo diventi un obiettivo raggiungibile.
Lucio Marengo