È nata ufficialmente qualche giorno fa a Capannori fa l’associazione “Comunità Rifiuti Zero” che riunisce ben 107 comuni d’Italia, tra cui anche capoluoghi come Parma, Napoli e Benevento.
Ne avevamo parlato su questo giornale qualche mese fa ed oggi aggiorniamo le informazioni grazie a ciò che apprendiamo dalla bacheca di Facebook dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Modugno, Di Ciaula, comune barese che di questo progetto, Rifiuti Zero, ne ha fatto una battaglia ecologica.
In solo un anno l’associazione che combatte lo spreco in materia di discariche, ha aumentato il numero delle amministrazioni aderenti, tutte unite nella promozione delle attività per ridurre i rifiuti e valorizzare quella che in gergo viene definita la filiera corta.
La neonata associazione che ha visto la luce non a caso a Capannori, interessa circa 3 milioni di abitanti.
La provincia di Lucca è al terzo posto tra le province più rappresentate con 9 Comuni aderenti alla strategia Rifiuti Zero, dopo Napoli e Roma.
Il numero di amministrazioni comunali che hanno sposato la strategia ideata da Paul Connett è raddoppiato nel giro di un anno facendo registrare un vero e proprio boom nel 2011,
“Non posso che essere orgoglioso che il percorso Rifiuti Zero in Italia sia nato nel 2007 da Capannori –dichiara il sindaco, Del Ghingaro. La nascita oggi dell’associazione nazionale delle ‘Comunità rifiuti zero’ è un risultato straordinario, perché dà vita ad un soggetto che rappresentando molti Comuni e quasi il 5% della popolazione italiana, può realmente incidere sul cambiamento culturale in ambito ambientale e particolarmente nel campo dei rifiuti a livello nazionale. Sono certo che questa nuova associazione potrà fare cose importanti per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini”.
La nuova associazione, come da statuto, opererà nel campo dell’assistenza, della formazione della promozione e della valorizzazione della cultura della strategia “Rifiuti Zero”, così come definita nella Carta internazionale di Napoli, dare assistenza alle amministrazioni comunali che vi hanno aderito per affrontare la questione del ciclo dei rifiuti, promuovere campagne di sensibilizzazione e informazione sulle buone pratiche nell’ambito dei rifiuti e creare una rete per lo scambio di informazioni tra Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati.
Infine, l’associazione intende anche dare un contributo fattivo alla formazione culturale di comunità che vedono nel bene comune ambiente il punto di riferimento principale per contribuire ad innalzare la qualità della vita di tutti. L’elenco in via di aggiornamento dei comuni aderenti è pubblicato sul sito www.rifiutizerocapannori.it.
Andrea Alessandrino