“Natura morta con fiori di campo e rose”. E’ il nome del quadro di cui è stato appena scoperto l’ autore: Vincent Van Gogh.
In realtà questa rivelazione arriva al termine di una lunga vicenda, che parte nel lontano 1974 ; quando il quadro fu acquistato dal Kroller-Muller Museum. Nel 1998 un gruppo di storici scoprì che sotto il vaso di fiori si celavano i lottatori di cui Vincent parlava al fratello Theo, realizzati ad Anversa nel 1886. L’ autenticità della tela- e di entrambi i dipinti- è sempre stata messa in dubbio, e nel 2003 fu giudicata anonima.
Ma una nuova tecnica di analisi ha permesso l’ individuazione, oltre che di caratteristiche riferibili all’ artista (pennellata, la seminudità dei corpi del tutto inusuale nelle Accademie di allora, eccetto quella di Anversa) , dei pigmenti utilizzati : questi sono esattamente gli stessi che Van Gogh aveva allora sulla sua tavolozza.
La natura morta fu realizzata a Parigi; la tela non fu imbiancata prima di essere ricoperta con una nuova opera.
Così 126 anni più tardi, in una giornata di primavera (e casualmente la prima dell’ anno!), un bellissimo vaso di fiori colorato- affollato più dei soliti Van Gogh, per l’ evidente scopo di coprire il dipinto sottostante- entra a far parte delle grandi opere dell’ artista olandese.
Claudia Morelli