“Ci sarà di certo qualcuno più bravo di me”, “non ci riuscirò mai”, “non ne sono capace”: tutto questo è self sabotage, lo chiamano così gli americani ed è un perverso gioco della nostra mente che si carica di pensieri negativi prima di raggiungere un obiettivo. Si assume un atteggiamento pessimista davanti a un possibile successo e così ci scoraggiamo, evitiamo gli esami, i colloqui, l’avanzamento di carriera non arriva o quel tipo o quella tipa che ci piace tanto declina il secondo appuntamento. L’autosabotaggio impedisce alle nostre qualità di venir fuori al momento opportuno. Dietro questo atteggiamento distruttivo non c’è solo poca autostima ma anche la paura del cambiamento. Restiamo così ancorati al punto di partenza in un cono d’ombra che ci impedisce di scommettere su noi stessi e di metterci in gioco. Rimandare l’azione a un momento migliore che non arriverà mai, perdersi nel pensiero di ciò che potrebbe accadere sono tranelli della nostra mente che ci porteranno a volare sempre basso. Quando è il momento di mostrare le nostre qualità invece, dovremmo concentrarci sulle capacità di cui siamo più fieri, tentando magari un esperimento: chiedere a un parente o un amico di descriverci. Nella maggior parte dei casi siamo meglio di quel che crediamo e scoprirlo ricaricherà la nostra autostima mettendo a tacere il nemico che è in noi.
Ilaria Delvino