Primavera, si sa, è tempo di allergie! Ad attirare l’attenzione stavolta non è però una delle solite allergie che ogni anno colpiscono milioni di persone e rendono il periodo primaverile un inferno, ma piuttosto un’allergia molto più rara e particolare: quella al liquido seminale.
Si tratta, dunque, di un tipo di problematica che, lì per lì, può far sorridere i più maliziosi, ma che può avere, invece, grandi ripercussioni sulla vita sessuale ed affettiva di chi ne è colpito – afferma Chiara Simonelli Psicologa Psicoterapeuta e Sessuologa su un articolo de l’Espresso.
Ancora poco conosciuta ma in costante aumento, può coinvolgere sia uomini che donne. L’allergia può manifestarsi, infatti, ogni volta che la donna si trova in contatto con il liquido seminale del partner o quando sia l’uomo stesso ad avere un contatto con il proprio sperma – prosegue la Prof. Simonelli.
Per quanto riguarda il versante femminile, sembra che l’allergia, nota scientificamente come Ipersensibilità al plasma seminale, sia in Italia ancora poco diffusa rispetto a Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, dove si stima ne soffrano tra le 20 mila e le 40 mila donne. Ad ogni modo, anche nel nostro Paese i casi sembrano essere sempre più frequenti anche se, nella maggioranza dei casi, non diagnosticati: un po’ perché le donne sembrano restie a parlare con il proprio medico dei propri problemi intimi, e in parte perché non sembra esserci molta informazione a riguardo. Può capitare, infatti, che non si riescano a riconoscere i sintomi di tale disturbo, spesso confusi con quelli di irritazioni e comuni patologie vaginali. Tra i più evidenti ci sono, infatti, bruciore, difficoltà respiratorie, prurito e arrossamenti, mentre a volte può capitare di sentire anche del dolore sia durante che dopo il rapporto sessuale, a causa del gonfiore delle pareti vaginali. La reazione allergica può apparire sia sulle parti intime della donna sia in altre zone del corpo e sono generalmente rush cutanei e prurito. Nei casi più gravi si può arrivare addirittura ad uno shock anafilattico.
Non esiste ancora una vera e propria cura per questa allergia, ma è possibile ridurre notevolmente i sintomi che ne derivano. Attraverso un processo di desensibilizzazione, consistente nell’esporre il corpo a piccole quantità dell’allergene contenuto nello sperma e attraverso accorgimenti quali l’uso del preservativo nel caso di donne affette, è possibile promuovere la tolleranza e garantire una vita pressoché regolare dal punto di vista sessuale.
Chiunque volesse approfondire l’argomento, il consiglio è, oltre che contattare la Prof. Simonelli all’indirizzo sessuologa@espressoedit.it, rivolgersi al proprio medico, il quale, sicuramente provvederà ad avviare una serie di accertamenti.
Massimo Pellicani