Per chi dubita che malattie come sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, distrofia muscolare non siano guaribili, chieda agli eminenti funzionari del Comune di Bari.
Il PASS per l’auto per disabili, affetti da malattie appunto che sulla carta sono inguaribili, ha durata di cinque anni. Quindi devi sottostare, tu disabile, all’obbligo di passare dai vari uffici del Comune iniziando da quello sito in Piazza Chiurlia, ripartizione attività economiche con dirigente capo il colonello Marzulli e sua fedele funzionario, integerrima dottoressa Curci.
Convinto che basti il certificato del medico curante che attesta la malattia di cui è affetto l’interessato, tale da impedirgli la deambulazione, scopri che per la legge dello Stato autonomo di Bari, invece il certificato medico rilasciato non basta. Devi passare dalle forche caudine della visita della Commissione di invalidità . Prenoti la visita, con tempi di attesa non indifferenti. Ti rechi quindi nei locali della ASL siti a Iapigia in via Appulo. Solita confusione. Passano prima i bambini e i malati sottoposti a chemioterapia. Gli invalidi su sedia a rotelle, nonostante precise norme in merito, lì in attesa con gli “autonomi”. L’attesa è di qualche ora, può capitare che ti “cachi addosso” perché non hai il controllo degli sfinteri. A loro non importa: puoi aspettare anche quattro ore. Giunge il tuo turno e ti può capitare in Commissione un medico con la barba, il dott. Martiradonna, che a te con paralisi agli arti ti chiede di stringergli la mano. Insomma non si fida neanche del referto di suoi colleghi che recita “sclerosi multipla progressiva con tetraparesi spastica”.
Come Dio vuole la tortura finisce. Torni in ufficio, a Piazza Chiurlia, dopo qualche tempo che hai ottenuto il certificato rilasciato dai tuoi Commissari-esaminatori. Devi dare loro due foto dell’interessato, fotocopie di carta d’identità e tessera sanitaria. Segue un’ulteriore attesa di venticinque giorni e infine puoi avere l’agognato tagliando.
La scusa per questa procedura capotica, vessatoria? Le indagini di un integerrimo, sanissimo, magistrato Francesco Bretone, vero difensore dei disabili perché ha indagato sui contrassegni abusivi della solita minoranza che s’impone sui veri invalidi.
Può succedere poi che il disabile interessato, che non guarirà mai dalla sua patologia, abbia diritto ad avere un parcheggio riservato. Il diritto gli viene immediatamente tolto allo scadere del PASS.
Con una lettera a dir poco offensiva contro i criteri della medicina a firma dell’ingegner Montalto, ti vengono richiesti ben tre documenti che attestino la difficoltà nella deambulazione, l’impossibilità del camminare non è prevista. Anche qui, nella Repubblica di Bari, un ingegnere ha studiato Medicina, anzi ha scoperto che malattie come la sclerosi multipla sono reversibili, guaribili. Secondo lui non basta il certificato del neurologo, ma è necessario quello della commissione dell’ASl, la 104, e fotografie.
Tra uffici, nonostante siano previste precise norme, non vi è dialogo. E la lettera ti viene recapitata alla vigilia di ferragosto con scadenza dieci giorni, periodo in cui, com’è noto, gli uffici sono chiusi. Insomma perdi all’istante il diritto e perdi il parcheggio riservato.
Ho segnalato la cosa all’assessore Lacarra che mi ha ringraziato. D’ora i poi gli uffici si parleranno e ai disabili sarà evitato, forse, un’ulteriore odissea.
L’abbatteremo la Repubblica di Bari che ritiene ogni giorno di conculcare elementari diritti dei suoi cittadini disabili? Sono pessimista perché parto dal presupposto che gli interessati come Abbaticchio e De Caro si sono rivelati in questa faccenda del tutto insensibili.
Leonardo Damiani