Il Pdl starebbe pensando ad un finanziamento ad partitum che permetta alla nascente Forza Italia di poter continuare a ricevere i soldi del finanziamento ai partiti beneficiati dal morente Pdl. Ad oggi, se un partito cessa di esistere e si trasforma in un altro, nell’ambito della stessa legislatura, il partito nascente perde ogni “aiutino” statale.
L’emendamento 8.8* al Ddl sull’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti, all’esame della commissione Affari Costituzionali, a firma degli esponenti del Pdl Bianconi, Francesco Saverio Romano, Centemero e Ravetto, prevede che gli aiuti pubblici debbano essere riconosciuti “ai partiti a cui dichiari di far riferimento almeno la metà più uno dei candidati eletti sotto il medesimo simbolo alle più recenti elezioni per il rinnovo di Camera e Senato”. Tradotto in un linguaggio più comprensibile dovrebbe significare che, qualora dovesse passare la proposta pidiellina, sarebbe sufficiente che la metà più uno degli eletti sotto il simbolo Pdl dichiari di passare nella nuova aggregazione partitica Forza Italia per continuare a ricevere gli aiuti destinati al partito d’origine.
Ma non è tutto.
Gli uomini del Cavaliere starebbero lavorando anche per elevare il tetto sulle donazioni ai partiti. Pd e Sel propongono che esse non debbano superare i 100.000 Euro. Il Pdl, probabilmente per consentire alla ri-nascente Forza Italia di emettere i suoi secondi vagiti sotto i migliori auspici, sta pensando di superare questi limiti portandoli dai 100.000 Euro proposti dai partiti di centro-sinistra al milione di Euro e anche di più.
Mentre per le misure da adottare per la crescita i partiti si contrappongono immobilizzando il Governo che traballa continuamente sotto i colpi delle diverse posizioni di parte, gli stessi si adoperano per continuare a beneficiare di tutti quei privilegi e finanziamenti pubblici che consentano loro di continuare a gestire il potere.
A patirne, come sempre, sono i poveri cittadini che stritolati dalle tasse vedono confluire i propri soldi nelle casse di quei partiti politici per i quali un refendum aveva già abrogato ogni “aiutino” pubblico.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it
* Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 17/09/2013
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Le disposizioni di cui al comma 1, lettere a) e b) si applicano altresì ai partiti politici a cui dichiari di fare riferimento almeno la metà più uno dei candidati eletti sotto il medesimo simbolo alle più recenti elezioni per il rinnovo del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati.