Il nono appuntamento della rassegna Il tempo sospeso organizzata dall’associazione culturale La Scatola Blu ha per titolo “La bellezza del gesto”. Lunedì 19 maggio al cinema Armenise (via Pasubio 178, Bari) sarà proiettato, alle ore 19 e alle 21.15, il film Holy motors di Leos Carax.
La giornata lavorativa del signor Oscar ha inizio, nelle prime ore del mattino, quando una bianca e lussuosissima limousine lo traghetta in una trasognante Parigi, accompagnandolo ad una serie di singolari “appuntamenti”. Consultando dettagliati dossier sui personaggi da interpretare e mascherandosi grazie a un ricchissimo kit di trucchi e costumi, Oscar assume le più svariate identità: da mendicante a stravagante freak, da padre ad assassino, da malato terminale a musicista di strada, in un continuo cambio di ruoli e personalità. Se il suo è un lavoro da caratterista o un’attività da fenomeno di baraccone o ancora un incarico da sicario, sta al pubblico deciderlo.
Il regista francese Leos Carax, nel suo Holy motors, ci suggerisce la sua personale idea di cinema: un cinema multiforme che, nella sua evoluzione dal muto al digitale, ha attraversato tutto il ‘900 e che ancora nel Terzo Millennio è pronto a dipanarsi dinnanzi ad un pubblico (necessariamente!) cambiato, forse sempre più passivo, meno critico ma, comunque, in grado di cogliere “la bellezza del gesto”. E proprio su questa tesi si sofferma il protagonista, affermando che “la bellezza è nell’occhio di chi guarda”, e chiedendosi al tempo stesso: “ma se non c’è più nessuno a guardare?”
Uno, nessuno e centomila, Oscar (il nome vi riporta alla mente qualche prestigioso premio?) è un personaggio in cerca d’autore, metafora dell’uomo contemporaneo che, come lavoro quotidiano, si traveste, camuffandosi nei più svariati ruoli alla perenne ricerca di un compromesso per vivere.
In una corsa contro il tempo, (il protagonista, infatti, è sempre in ritardo!), Oscar s’inserisce, con una precisione quasi meccanica, nelle più svariate situazioni, interpretando personaggi iper-reali e chiarendo la filosofia della sua camaleontica vita in un dialogo con l’occasionale figlia: “la punizione è essere come sei, dover vivere con te stessa!”. Solo nella limousine (spazio vitale e involucro protettivo al tempo stesso), Oscar è veramente se stesso, senza orpelli né artifizi di scena. Ogni singolo episodio che costituisce una storia a sè stante, inoltre, sembra una possibile scena di un possibile film ora grottesco, ora d’autore ma anche drammatico, artistico, tridimensionale o spionistico. La scenografia, infine, è data da una Parigi a tratti turistica, a tratti intimistica, perfino losca e fognaria, ma comunque patria natale di quella grande invenzione definita dai suoi stessi padri, i fratelli Lumière, senza futuro: il Cinema!
La giornata replicherà martedì 20 maggio.
Il calendario completo della rassegna è consultabile su www.cinemarmenise.it a questo link http://goo.gl/q7W2h1
Giovanni Boccuzzi