L’Agenzia di Rating “Moody’s” prevede l’uscita dalla crisi per l’Italia (insieme a Spagna e Portogallo) entro il 2013. L’ottimismo montiano, dopo aver contagiato il Ministro Passera, si è esteso evidentemente alla più importante agenzia di rating che, con le sue dichiarazioni, contribuisce a determinare gli andamenti dei mercati. L’ottimismo deve essere proprio “virulento” perché a ruota, anche un’altra agenzia di rating, la Fitch, comincia a credere nel miracolo italiano del 2013. La Fitch, però, pone qualche condizione: sebbene “l’attuale governo italiano abbia tantissima credibilità”, il premier deve impegnarsi “per creare una certa luce in fondo al tunnel”. E siamo tornati al punto di partenza. In cosa consiste questa luce? L’accende Monti, ma con quali energie? Chi mette sul piatto i danari? Sembra che si stia giocando a Monopoli mentre si ascolta la famosa canzone di Caparezza, “Siamo fuori dal tunnel”. In questo gioco del Monopoli-Crisi-Tunnel, però, oltre al pagamento di pedaggi e tasse, c’è l’imprevisto di Standard & Poor’s secondo la quale «Usa e Ue sono ancora a rischio recessione». E mentre si vede l’arrivo in lontanaza, la fine del gioco, l’uscita dal tunnel, arriva la casella imprevisti: i sindacati non credono nel miracolo 2013: “Ripresa? I nostri dati dicono il contrario”. Il gioco, quindi, resta in una fase di stallo.
E gli italiani in tutto questo? Sembrano tanto le pedine che si spostano sul tabellone, fra le caselle colorate, fra spreads e borse oscillanti, in attesa di pescare dal mazzo delle probabilità e imprevisti, si spera, qualche buona notizia. Attenti alla prigione, però, perché al gioco del Monopoli esiste anche quella.
Ma chi lancia i dadi? Chi vince la partita? o meglio, chi dice la verità? Questo è tutto da scoprire.
Di certo si sa che gli italiani sono in svantaggio.
Antonio Curci