Un ragazzo di 26 anni è morto folgorato a Taranto, probabilmente mentre con alcuni complici rubava cavi in rame da una cabina elettrica in disuso.
E’ accaduto in viale Virgilio, dove la polizia ha scoperto il corpo della vittima in una struttura dismessa.
Sul posto non sono stati trovati arnesi utili a tranciare i cavi conduttori, e per questo gli investigatori ritengono probabile che la vittima fosse in compagnia, e che i complici sono fuggiti portando via anche gli arnesi adoperati nel tentato furto.
A Statte (Ta) i carabinieri hanno arrestato un 34enne, già noto alle forze di polizia, con l’accusa di detenzione di materiale esplodente.
Nella sua abitazione, nel corso di una perquisizione, i militari hanno sequestrato numeroso materiale esplodente, per la maggior parte classificato come artifici pirotecnici per la cui manipolazione è necessaria un’autorizzazione.
Tra i ‘botti’, alcuni del peso di mezzo kg, i carabinieri hanno anche trovato un mortaio in metallo, alto 50 centimetri, necessario per il lancio degli stessi fuochi d’artificio.
Complessivamente, il materiale ritrovato aveva una considerevole “massa attiva”, cioè il peso netto del composto chimico esplodente, pari a 10 chilogrammi.
Il tutto, peraltro, nascosto in un armadio della stanza da letto.
L’arrestato è stato pertanto rinchiuso nel carcere di Taranto.
Fonte: www.agi.it