Pubblichiamo in esclusiva, a puntate, il diario di Carlo Bellomo, un volontario della Protezione Civile impegnato nel delicatissimo lavoro di assistenza alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto.
Maggio 2012. A Modena è appena iniziata la stagione estiva con mille eventi iniziati con l’innaugurazione del Museo casa Enzo Ferrari, con la tappa del giro d’Italia 2012, per poi seguire con la Mille Miglia, Modena terra e motori nel week end del 19-20maggio.
Sabato 19 maggio. Giornata un po grigia… prevista pioggia verso le ore 17… tantissime persone x strada perchè questa Notte Modena è pronta a vivere anche la Notte Bianca con tutti i musei aperti e concerti in tutte le piazze. Presto servizio nel turno della protezione civile che va dalle 12.00 alle 20.00 e sono nella postazione davanti al museo-casa Enzo Ferrari. Passano tante e belle auto..nuove ferrari e auto d’epoca.
Ma poco dopo poco arriva la prima notizia che fa cambiare un pò il corso di quella che dovrebbe essere una bella nottata di primavera e cioè che a causa dell’attentato avvenuto in mattinata ad una scuola di Brindisi nella quale è di certo morta una ragazza, tutti i concerti previsti nella nottata sono annullati.
A fine turno raggiungo i miei amici in uno dei vari locali della movida modenese nel quale c’intratteniamo fino a notte inoltrata per poi rientrare a casa alle 3.00 del mattino. Sembra una notte esattamente uguale alle altre… grigia e minacciosa di pioggia ma tutto sommato tranquilla…vado a nanna stanco.
Sono circa le 4 del mattino e un dondolio inizialmente piacevole, con il passare degli attimi, diventa forte e fastidioso, con mille rumori di scricchiolio di muri, armadio, porta.. apro gli occhi, accendo la luce.. non credo ai miei occhi… il terremoto a modena??? Un flashback mi riporta al terremoto dell’80 in Irpinia, mentre le scosse non sembrano vogliano smettere. D’istinto metto i piedi nelle scarpe, ma sono comunque costretto ad aspettare la fine perché abito in uno dei palazzi più alti di modena e non è opportuno scendere le scale. Paura finita, sono sceso per strada per rilassarmi un attimo e avere conforto d’altri abitanti della zona, dialogando un pò.
4:45 del mattino. Prendo coraggio e risalgo a casa. Sempre a piedi… il tempo di chiudere gli occhi… e la paura si ripresenta… altra scossa forte. Ma per fortuna con una durata inferiore a quella di un’ora prima… stanco cerco di dormire.
Domenica 20maggio. Alle 8 arriva la telefonata di mia madre che è da 1 ora prova a chiamarmi perché ha sentito al tg1 del forte terremoto. Dalle 8 in poi rassicuro parenti e amici vari di essere vivo nonostante alcune crepe intonacali sulle pareti di casa e del palazzo. Cerco di dormire ancora, ma piccole scosse di magnetudo del 3-4 grado mi fanno stare sempre in allerta.
Con la protezione civile solitamente si comunica tramite sms di disponibilità. Ma nn c’è stato mai un codice rosso nella provincia di Modena. Qui fino a 24ore fa si lavorava solo in prevenzione del pericolo idrogeologico dovuto ai due fiumi che percorrono tutto il modenese (Secchia e Panaro). Oggi pomeriggio ci sarebbe dovuto essere la gara cittadina di auto sportive. Chiamo il mio referente e mi comunica che è tutto saltato e che se sono disponibile devo recarmi con urgenza a Marzaglia (in sede) per poi attivarmi e partire nelle zone della bassa modenese più colpite.
Sembrava un sogno, sono volontario da meno di un anno e mi trovo a far parte di una vera e propria emergenza.
Arrivo in sede, mi registro in segreteria e da quel momento sono “attivo”. Chissà perché quando avviene un evento naturale di questa entità, la natura lo accompagnia sempre con abbondante pioggia.