Una pagina nera è stata riaperta questa mattina. Una pagina che, a pochi giorni dall’ anniversario dalla morte di Falcone, fa tornare indietro nel tempo, agli anni in cui la legalità è stata minacciata dal terrorismo più feroce.
Questa mattina, poco prima delle otto, sono esplose tre bombe avanti l’ istituto superiore per il turismo Morvillo Falcone di Brindisi. Una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, è morta; un’ altra ragazza è in gravissime condizioni e sta subendo un intervento che si potrebbe protrarre per molte ore. Altri sette ragazzi sono feriti. Gli ordigni, fatti esplodere con un telecomando, erano collegati a bombole di gas collocate su di un muretto.
Polizia, Carabinieri e Guardi di Finanza stanno requisendo le case dei pregiudicati brindisini e stanno controllando i loro alibi. L’ attentato di questa mattina potrebbe essere collegato agli ultimi avvenimenti di Mesagne, dove agiscono numerosi affiliati della Sacra Corona Unita: il 9 maggio sono state arrestate 16 persone con varie accuse di associazione per delinquere di stampo mafioso. Il 4 maggio è esplosa l’ auto del presidente dell’ associazione locale antiracket., Fabio Marini. Dalle dichiarazioni di Marini, emerge che la bomba è esplosa all’ arrivo del pullman di Mesagne avanti la scuola: la vittima è di Mesagne, alcuni feriti anche.
Ignoti i fautori e le motivazioni del gesto. Si sa soltanto che a Brindisi oggi sarebbe passata la carovana della legalità…e che quella scuola ha un nome particolare. La scuola ha vinto il primo premio della prima edizione del concorso sulla legalità.
Numerose le dichiarazioni e le promesse di battaglia da parte di esponenti politici di ogni partito. Ma quello che resta, per ora, è soltanto il dolore.
Claudia Morelli