Quali sono le parole per esprimere la collera, lo sdegno, il senso di smarrimento che ci pervade in questi momenti per l’attentato davanti alla scuola “Falcone e Morvillo” di Brindisi? Non esistono parole, né ragionamenti, almeno per ora. Esistono solo emozioni forti, sensazioni che producono nausea, stati d’animo che tentano di uscire, che vogliono uscire dai nostri cuori per urlare al mondo tutta la rabbia che oggi ci possiede.
Non è ora il momento delle grandi riflessioni o dei patetici ragionamenti da salotto televisivo in prima serata. E’ il momento di piangere una giovane vita spezzata ed altre in condizioni gravissime. E’ il momento della società civile che deve uscire dall’anonimato, dalla solitudine politica in cui è stata relegata negli ultimi tempi. E’ il momento delle coscienze, quelle coscienze obnubilate dalle alchimie della comunicazione volutamente tendenziosa e faziosa, drogate dalla promessa di un benessere effimero, strumentalizzate talvolta, per il controllo e la gestione del potere.
E’ il momento della comunità, delle grandi scelte, quelle che decretano un nuovo corso.
Basta. La misura è colma!
Attaccare i giovani che sono il cuore, il futuro del nostro Paese è un atto vile ed oltraggioso. La scuola è il luogo in cui si formano i cittadini di oggi e di domani, è il luogo del sogno, del progetto, della speranza.
Questo è il momento di ridare voce e peso ai giovani e all’educativo attraverso gesti e segnali concreti che ridiano autorità ed autorevolezza a questa nostra scuola troppo aggredita e vilipesa negli ultimi anni. Una scuola deprivata di ogni attenzione, di ogni risorsa economica, aggredita da scelte che hanno indebolito il suo sistema educativo nel nome dei tagli alla spesa pubblica. A tutto questo, si aggiunge oggi, uno sfregio nella sua parte più nobile: i giovani.
I giovani non si toccano! Svegliamoci, questo deve essere il momento della rinascita affinché il sacrificio inconsapevole e non cercato di tante giovani vite abbia un senso.
Un senso vero!
Antonio Curci
Anche se siamo nel 2012, non e’ cambiato niente rispetto al passato…